Villa Pini, due giorni di sciopero
Chieti – Reagiscono sindacalmente, usando il solo diritto che nessuno può negare loro, lo sciopero. Sono i defedati e stanchi lavoratori del gruppo Villa Pini, senza stipendio da nove mesi. Hanno proclamato due giorni di sciopero, perchè ritengono che la revoca degli accreditamenti al gruppo non serva alla loro causa. La vedono come la fine delle strutture sanitarie del gruppo in Abruzzo e Molise e temono per il loro avvenire. C’è chi pensa che oltre agli stipendi accumulati, e alla tredicesima vaporizzata con le buste paga mai emesse, sia morituro anche il rapporto di lavoro. Insomma, la fine. Il problema Villa Pini resta in piedi, soluzioni non ne arrivano, il gorgo immenso di debiti e sospesi diventa profondo e ogni giorno più incolmabile. Una situazione senza precedenti e senza uguali in Abruzzo.
Ecco il comunicato sindacale: “Oggi 5 gennaio 2010 si è tenuta l’assemblea dei lavoratori del gruppo Villa Pini per fare il punto sulla vertenza in atto. Negli incontri del 19, 23 e 31 dicembre 2009, la Giunta Regionale ha ribadito la propria disponibilità alla anticipazione di complessivi €. 15.000.000,00, previa firma degli accordi negoziali, utili per il pagamento di qualche mensilità ai lavoratori. Tale possibilità è stata vanificata prima dal disinteresse della proprietà e poi dall’intervento dei NAS di Pescara che hanno denunciato la necessità di recuperare dal Gruppo Villa Pini circa €.16.000.000,00 erogati negli ultimi 5 anni per prestazioni improprie di riabilitazione.
A fronte di tale situazione di stallo, aggravata dalle notizie di assunzioni di personale da parte delle ASL di Pecara e di Lanciano-Vasto-Chieti, per assistere i pazienti trasferiti dalle strutture psicoriabilitative degli Angelini, al di fuori del personale ivi operante, i lavoratori:
-stigmatizzano il comportamento della Giunta Regionale, che a fronte della emergenza sociale e sanitaria rappresentata dalla vertenza Villa Pini, non agisce con la dovuta tempestività per attivare la sospensione dell’accreditamento prevista dalla legge regionale.
-chiedono al Commissario ad Acta ed alla Giunta Regionale di assumersi la responsabilità politica di ricollocazione del personale e di rispettare, prioritariamente, l’impegno già dichiarato, ma al momento disatteso, di assicurare al personale operante nelle strutture psichiatriche la prosecuzione dell’assistenza ai pazienti trasferiti.
-chiedono all’Assessore Gatti ed a tutta la Giunta Regionale di garantire, con la sospensione dell’accreditamento, l’erogazione immediata della cassa integrazione in deroga.
-comunicano che dal giorno 7 di gennaio riprenderanno le azioni di lotta con presidio dei lavoratori nelle sedi istituzionali. Successivamente, giorno per giorno, verranno decise nuove iniziative in relazione all’evolvere della situazione. Lo sciopero dei lavoratori è stato proclamato per i giorni 19 e 20 gennaio”.
CGIL ABRUZZO – CGIL FP ABRUZZO
Angela Scottu – Carmine Ranieri
CISL ABRUZZO – CISL FP ABRUZZO
Vincenzo Traniello
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