D’Alfonso e i Borghi autentici d’Italia
L’Aquila – “Voi rappresentate l’Abruzzo che desidera esprimere la parte migliore di sé, fatta di tante piccole diversità che insieme possono fare sistema e rappresentare un efficace modello per partecipare e vincere la competizione sulla qualità della vita e sul turismo”. Con queste parole il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha salutato oggi a Palazzo Silone una rappresentanza dei comuni abruzzesi aderenti all’Associazione Borghi Autentici d’Italia.
Oltre al Presidente nazionale dell’Associazione, Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano (LE), erano presenti il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, il delegato regionale dell’Associazione, Vincenzo Nuccetelli (sindaco di Scurcola Marsica), sindaci e amministratori dei comuni di Moscufo, Roccacasale, Civitella Roveto, Castel di Ieri, Calstelvecchio Calvisio, Castellafiume, Fara San Martino, Archi, Barrea, Cappelle sul Tavo. “L’idea”, ha spiegato Lorenzo Berardinetti, “nasce dalla valorizzazione delle risorse nascoste delle nostre comunità che costituiscono il capitale naturale che ci può consentire di fare quel salto di qualità che tutti stiamo aspettando”. Secondo il presidente Stomeo, “il periodo di crisi che stiamo vivendo nasce dalla rottura di un modello di sviluppo che si è dimenticato della centralità del cittadino: noi vogliamo invertire questa tendenza e rimettere al centro della nostra azione di governo la persona, con i suoi interessi e i suoi bisogni e per raggiungere questo obiettivo proponiamo di ripartire dai piccoli comuni e di considerarli come il nuovo motore di sviluppo” (in Italia sono 5.600 i comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti � NDR). Rivolgendosi ai rappresentanti dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, D’Alfonso ha detto che la Regione ha la capacità di intervenire a sostegno di progetti che producano effetti concreti e duraturi nel tempo; capaci, cioè, di produrre sviluppo, occupazione e ricchezza: “In questo caso la Regione impiegherà tutte le risorse che saranno necessarie, a condizione che vadano a sostenere proposte di qualità in una logica di associazionismo”.
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