D’Alfonso tenta la… pezza a colore
L’Aquila – SULMONA SUL PUNTO NASCITA HA RAGIONE, LA REGIONE SE NE ACCORGE – (Foto: la protesta dei cittadini nel cortile del Comune di Sulmona) – La storia politica, ancora una volta sconcertante, dei punti nascite da tagliare (Atri, Penne, Ortona, Sulmona) mette in luce la indiscussa ragionevolezza delle proteste a voce alta. Tra queste proteste, anche questo è indiscutibile, le più fondate sono quelle di Sulmona. Offesa anche dalla farlocca cerimonia prima pietra del nuovo ospedale, nel dicembre 2014, e dal mancato inizio autentico dei lavori. Una pagina deprimente della politica che non cambia mai stile…
Se ne sono accorti tutti, e se ne sta accorgendo anche la Regione. A consentire questa affermazione sono le parole in tv, oggi, dello stesso presidente D’Alfonso. Traducendo i concetti chiave del suo linguaggio come sempre involuto e pindarico, estraiamo alcune parole: “particolarità territoriali” e “non tralasciare nulla”.
Il premier abruzzese prende atto – quindi, pare di capire – della particolarità territoriale di Sulmona e del suo territorio sanitario (fino all’Alto Sangro), e della possibilità di una pezza a colore, cioè alcuni tentativi estremi di rivedere, rivalutare, forse adeguare il piano dei tagli.
Dopo le proteste e la mancata aggressione di ieri sera a Sulmona, ci si rende conto che le grida peligne sono non solo fondate e giuste, ma anche ricevibili. Insomma, parliamone, vediamo cosa si può fare, separiamo la realtà della città di Ovidio dalle altre. Penne è ad un passo da Pescara, Atri vicina a Teramo, Ortona vicinissima a Lanciano, Pescara e Vasto. Una donna di Sulmona o di Castel di Sangro per diventare madre deve arrivare ad Avezzano, a L’Aquila (percorso scomodo) o a Pescara. Obiettivamente, non è giusto. Lo deve capire, e lo capisce sicuramente, anche un politico obbligato ad obbedire al Governo “sforbicione”, e per di più commissario per la sanità , quindi con le mani molto legate.
Che si pensi, o si tenti, di ricorrere a pezze a colore, non deve stupire. Significherebbe solo far prevalere logica e rispetto della gridata e disperata volontà popolare.
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