Chiesa del papa, tornano le funzioni ma turisti e i pellegrini si arrangino…
L’Aquila – NON MODIFICATI SULL’AUTOSTRADA I CARTELLI SEGNALETICI PRIVI DI INDICAZIONE SUL CASELLO DA USARE – Si risolve una situazione assurda che da mesi persisteva, come immagine simbolo della disastrosa situazione turistica aquilana: riapre per le funzioni religiose – ma solo nei giorni festivi – la chiesetta del papa sul Gran Sasso, divenuta santuario visitato da migliaia di persone ogni anno, spesso chiusa e anche difficilmente raggiunibile a causa delle nevicate. Da oggi si riapre, ma l’annuncio di due righe viene diffuso in ritardo, in sostanza non lo sa nessuno fino a questa mattina. E ricominciano i problemi per chi, arrivando da fuori, deve trovare la strada per arrivare alla chiesetta della devozione al papa polacco.
Infatti non sono stati modificati sull’autostrada A-24 i cartelloni che indicano la prossimità del santuario, ma non il casello dal quale uscire per poterlo raggiungere. Sarebbe bastato aggiungere sui cartelloni le parole “uscita Assergi” per facilitare la vita a chi giunge da lontano, in automobile come in autobus.
Più volte abbiamo segnalato anche su sollecitazione di agenzie di viaggi, autisti, ditte di trasporto turistico, l’esigenza, mai ascoltata, e abbiamo chiesto – come tutti si chiedono – chi abbia concepito i cartelloni autostradali senza l’indicazione del casello da utilizzare per raggiungere il santuario. Non smentita la voce secondo la quale i due cartelloni, uno nel versante aquilano del Gran Sasso, l’altro nel versante teramano, sarebbero costati qualcosa come 30.000 euro, senza risultare utili a facilitare l’accesso veicolare al santuario. 30.000 euro sprecati senza un concreto ritorno sul piano turistico. Questo è già sorprendente in una città e in una regione che potrebbero vivere meglio fruendo del turismo. Sorprendente e inspiegabile che i cartelloni non siano stati modificati: evidentemente a chi li ha voluti è bastato farli realizzare a caro prezzo, senza preoccuparsi della loro reale utilità collettiva.
Il santuario diocesano “San Giovanni Paolo II” a partire da oggi, è aperto dalle ore 9 alle ore 17.30 fino al 22 ottobre. Lo rende noto il rettore Vito Isacchi. La Messa viene celebrata tutti i giorni festivi alle ore 17.30 a partire da domenica 26 aprile 2015. I gruppi organizzati possono contattare il centralino della Curia Arcivescovile dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 (0862/332301), per concordare la celebrazione della Messa oltre l’orario prestabilito. Il servizio di apertura e chiusura del santuario è a cura del Gruppo Alpini di Camarda. Men o male che esistono gli Alpini…
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