Sindacati: “Punto nascite resti aperto”


PER SULMONA PRESA DI POSIZIONE DI CGIL UIL CISL PROVINCIA L’AQUILA

L’Aquila – Scrivono Umberto Trasatti, segretario provinciale Cgil, Michele Lombardo, segretario provinciale Uil e Paolo Sangermano, segretario provinciale Cisl : “Le reazioni seguite alla votazione del consiglio regionale contro la chiusura di quattro punti nascita in Abruzzo ci sconcerta e ci preoccupa. Sostenere, come hanno fatto l’assessore Paolucci e il presidente D’Alfonso, che si va avanti lo stesso e che il voto del consiglio regionale nei fatti non servirà a cambiare il programma, pone anzitutto un problema di democrazia e rappresentanza del consiglio regionale eletto dagli abruzzesi, che evidentemente non può esercitare liberamente le scelte e le decisioni che ritiene indispensabili, anche ripensando e rimodulando, se necessario, le scelte che servono a ridurre gli sprechi, uscire dal commissariamento della sanità e tornare a decidere da noi stessi, in Abruzzo, il futuro di questa regione.
Preoccupazioni che calzano molto laddove di parli dell’ospedale di Sulmona e del suo Punto nascite da chiudere. Nessuno che conosca minimamente com’è fatta questa regione può ragionevolmente pensare che a 100 o 120 chilometri dall’Aquila o da un altro ospedale chi abita a Roccaraso, Rivisondoli o nell’intero Alto Sangro non incontrerà problemi e difficoltà a raggiungere i servizi sanitari necessari a una donna partoriente. Che sarebbe costretta a peregrinare in vari ospedali abruzzesi o ad andare fuori regione, in Molise ad esempio, molto più vicino e accessibile per chi vive in quel territorio montano.
Se davvero vogliono risparmiare e razionalizzare i servizi D’Alfonso e Paolucci comincino a capire dove si nascondono gli sprechi della sanità e dove il taglio di un Punto nascite causa problemi reali (e il loro peso per le donne e le famiglie) decidendo quali strutture riorganizzare e potenziare e quali eventualmente chiudere. Ma non ci si venga a dire che 100 e passa chilometri di strade di montagna da percorrere per una partoriente e la sua famiglia non sono un motivo concreto per ripensare quanto deciso per Sulmona e garantire sul territorio servizi e migliori.

Umberto Trasatti, segretario provinciale Cgil L’Aquila
Michele Lombardo, segretario provinciale Uil L’Aquila
Paolo Sangermano, segretario provinciale Cisl L’Aquila


11 Aprile 2015

Categoria : Cronaca
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