Liberazione, treno storico per Roccaraso
Pescara – Sabato 25 aprile, in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione, partenza speciale da Pescara a Roccaraso e ritorno per il treno storico della Fondazione FS in collaborazione con l’associazione culturale Le Rotaie, organizzatrice dell’evento. Per questa giornata, dall’alto valore simbolico e culturale specie in una zona come quella della Majella, attraversata dai binari della Transiberiana d’Italia, teatro di tragici ed eroici eventi durante il secondo conflitto mondiale, saranno previste delle soste a tema con la ricorrenza, tra cui lo spettacolo teatrale sulla Brigata Maiella “Banditen” della Compagnia dei Guasconi previsto a Roccaraso e l’incontro con l’associazione culturale Il Sentiero della Liberta’ nella sosta di Campo di Giove.
Partenze da Pescara Centrale (9:30), Chieti (9:50), Torre de’ Passeri (10:15), Sulmona (10:45), rientro finale a Pescara entro le 20:45. Informazioni e prenotazioni: prenotazioni@lerotaie.com – 3400906221.
La data del 25 aprile si inserisce – ricorda l’AGI – all’interno del calendario delle corse per il 2015 a bordo dei treni storici che l’associazione di volontariato Le Rotaie, a difesa della Sulmona-Carpinone dal 2010-2011 (i due anni in cui e’ stata progressivamente chiusa la linea al traffico ordinario), ha inteso proporre senza alcun contributo di tipo pubblico o privato, convenzionandosi con la Fondazione FS Italiane che nel 2014 ha determinato la riapertura della linea all’esercizio turistico garantendone la manutenzione e scongiurando definitivamente il rischio dismissione della tratta ferroviaria.
L’associazione Le Rotaie prosegue intanto la sua opera di sensibilizzazione verso le due regioni interessate Abruzzo e Molise e gli altri enti locali per la tutela dell’intera linea ferroviaria come collegamento strategico Adriatico-Tirreno, auspicando che nei nuovi contratti di servizio di trasporto pubblico locale su ferro vengano ripristinate anche le corse ordinarie su una linea ferroviaria che ora non presenta alcuna deficienza infrastrutturale e che anzi e’ piu’ viva che mai, sostiene l’associazione.
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