Punti nascite, inevitabile la chiusura

L’Aquila – Come ad alcuni appariva chiaro anche ieri – nonostante le “parate” demagogiche di fronte ai mille manifestanti presenti all’Emiciclo – per i punti nascite non c’è niente da sperare o da fare. Dovranno essere eliminati, perché così vuole il governo (la ministra Lorenzin ha parlato chiaramente alcuni giorni fa), perché la sanità abruzzese è commissariata, perché è ferma intenzione della Regione garantire sicurezza alle future madri.
E’ la sintesi delle parole dell’assessore alla sanità Paolucci, assediato oggi dai giornalisti che gli chiedevano cosà farà ora la giunta regionale, dopo il documento consiliare di ieri, per il no ai tagli, firmato anche da alcuni esponenti della maggioranza dalfonsiana. La giunta regionale dovrà attuare il taglio, non ha altra strada, e questo ben lo sapevano tutti, anche coloro che hanno firmato il documento di ieri per “bloccare” la giunta.
Per Paolucci “il mandato commissariale e’ quello di portare in sicurezza il percorso nascita in Abruzzo, il che significa investire molte piu’ risorse di oggi e avere un servizio molto piu’ sicuro per i cittadini”. “Il programma che abbiamo in mente prevede un investimento corposo a Teramo, a L’Aquila, a Chieti, a Pescara, a Lanciano, a Vasto, per adeguare o ristrutturare o fornire di nuove sale parto e travaglio tutti i presidi; allo stesso tempo bisogna prevedere l’accoglienza ostetrica negli altri 4 presidi che verranno fortemente specializzati”, ha spiegato Paolucci, che in mattinata ha partecipato a Lanciano alla inaugurazione della 54sima Fiera Nazionale dell’Agricoltura. “A questo programma vanno aggiunti la investimento sulla rete di emergenza rete urgenza adeguata e la possibilita’ di trovare finalmente i ginecologi nei consultori che prendano in carico le mamme gravide, le quali anziche’ andare a visite a pagamento per poi farsi dire dove andare a partorire, avranno la possibilita’ di essere seguite dal territorio fino al presidio piu’ adeguato. Io credo che sia un vero e proprio programma rivoluzionario di una sanita’ che cambia e da’ piu’ servizi”, ha concluso l’assessore alla Sanita’.