Punti nascite: in sostanza un “no” ai tagli


M5C CANTA VITTORIA E C’E’ CHI ESORTA D’ALFONSO A DIMETTERSI –

L’Aquila – (Foto: D’Alfonso e D’Alessandro ridono, ma è una foto di archivio… oggi c’era poco da ridere) – Massima confusione politica, come era da prevedere: due risoluzioni sul controverso problema dei punti nascite in quattro ospedali. Una suona come una sconfitta palese della maggioranza e provoca la soddisfazione del Movimento 5 Stelle, che non la nasconde di certo, come potete leggere più avanti. Di certo, giunta e PD masticano amaro.
Il Consiglio regionale ha approvato una prima risoluzione (presentata dalle minoranze) volta “a sospendere gli effetti e a ritirare il decreto del Commissario ad acta per la Sanita’ 10/2015, cosi’ da mantenere i reparti di reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali di Sulmona, Atri, Penne e Ortona, assicurando ogni iniziativa per garantire sempre maggiore sicurezza per i nascituri e le madri”. Il documento e’ passato con i voti dell’intera opposizione e dei Consiglieri di maggioranza Mario Olivieri (Abruzzo Civico), Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico), Pierpaolo Pietrucci (PD) e Luciano Monticelli (PD).
L’Assemblea ha approvato anche una seconda risoluzione, proposta dalla maggioranza, che chiede al Commissario ad acta per la Sanita’ di riconsiderare i criteri che hanno portato alla decisione di chiudere i punti nascita degli stessi ospedali.
M5S – Approvata la risoluzione che impegna il Presidente a sospendere gli effetti del decreto di chiusura dei quattro punti nascita di Sulmona, Atri, Penne e Ortona. La maggioranza di D’Alfonso “cade e passa la risoluzione dell’opposizione con 17 voti favorevoli e 14 contrari . Un colpo che il Presidente D’Alfonso non scorderà presto, anche per l’invito della folla in aula a rassegnare le dimissioni dopo questa grave sconfitta”.
“Esprimiamo piena soddisfazione per questo risultato” commentano i consiglieri del Movimento Cinuque Stelle” la presenza dei cittadini all’interno della regione da buoni frutti. Questa vittoria” sottolineano “ non si limita solo alla salvaguardia delle quattro mura di un reparto nascite, ma è un simbolo per la tutela del diritto di nascita nella propria terra”.


09 Aprile 2015

Categoria : Politica
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