E adesso a Vasto vietati i cortei funebri… Pesiamo da vecchi e anche da morti
L’Aquila – (di Carlo Di Stanislao) – Fa discutere l’ordinanza emessa il 4 scorso dal sindaco di Vasto Luciano Lapenna, che ha vietato i cortei funebri a piedi, per non recare intralcio al già caotico traffico del centro urbano. Per giustificare questa coraggiosa ed inconsueta iniziativa, il sindaco ha poi precisato che la sua cittadina, che conta 40.000 abitanti e con un ospedale posto al centro dell’abitato e che ha un bacino d’utenza di 100.000 persone, non può permettersi i disagi ed i pericoli che un corteo funebre recherebbe alla usuale percorrenza. Ha aggiunto, poi, in una nota del 5 gennaio su Il Centro, che anche i parroci avevano chiesto da tempo tale provvedimentol che, comunque, vieta i cortei nel percorso fra chiesa e cimitero e non quelli per accompagnare il feretro in chiesa. Va fatto notare che questa ordinanza segue, a breve, quella analoga del sindaco di Varese, emessa il 12 dicembre, con in più 17 divieti a garanzia di defunti e cimiteri: divieto di comportamenti scorretti o offensivi verso il culto dei defunti; divieto di entrare o sostare all’interno del Cimitero per motivi diversi da quelli di culto e di preghiera per i defunti; divieto tenere comportamenti chiassosi, cantare, usare strumenti di diffusione sonora ovvero cellulari; chiedere elemosina, fare questue o raccolta di fondi, salvo non sia intervenuta autorizzazione scritta del Comune; divieto di fumare; introdurre cani o animali di ogni genere anche se al guinzaglio: divieto di fotografare o filmare i cortei funebri o le opere cimiteriali se non con il consenso del Comune, ecc. Mentre il sindaco Bianchi ha chiesto la collaborazione ai cittadini per una tempestiva segnalazione agli agenti di eventuali anomalie e comportamenti irriguardosi delle norme previste nell’ordinanza e si fida principalmente dell’appena costituita “Associazione di osservatori volontari per la sicurezza” (la ronda locale, che ad oggi ha avuto 12 adesioni), il sindaco La penna farà rispettare l’ordinanza direttamente con l’ausilio della Polizia Municipale. Una riflessione finale. Avrà anche i suoi motivi il primo cittadino di Vasto (e quello di Varese ne avrà di ancora più stringenti), ma davvero oggi, pesiamo non solo da vecchi, ma anche da morti.
ha poi precisato che la sua cittadina, che conta 40.000 abitanti e con un ospedale posto al centro dell’abitato e che ha un bacino d’utenza di 100.000 persone, non può permettersi i disagi ed i pericoli che un corteo funebre remerebbe alla usuale percorrenza. Ha aggiunto, poi, in una nota del 5 gennaio su Il Centro, che anche i parroci avevano chiesto da tempo tale provvedimento che, comunque, vieta i cortei nel percorso fra chiesa e cimitero e non quelli per accompagnare il feretro in chiesa. Va fatto notare che questa ordinanza segue, a breve, quella analoga del sindaco di Varese, emessa il 12 dicembre, con in più 17 divieti a garanzia di defunti e cimiteri: divieto di comportamenti scorretti o offensivi verso il culto dei defunti; divieto di entrare o sostare all’interno del Cimitero per motivi diversi da quelli di culto e di preghiera per i defunti; divieto tenere comportamenti chiassosi, cantare, usare strumenti di diffusione sonora ovvero cellulari; chiedere elemosina, fare questue o raccolta di fondi, salvo non sia intervenuta autorizzazione scritta del Comune; divieto di fumare; introdurre cani o animali di ogni genere anche se al guinzaglio: divieto di fotografare o filmare i cortei funebri o le opere cimiteriali se non con il consenso del Comune, ecc. Mentre il sindaco Bianchi ha chiesto la collaborazione ai cittadini per una tempestiva segnalazione agli agenti di eventuali anomalie e comportamenti irriguardosi delle norme previste nell’ordinanza e si fida principalmente dell’appena costituita “Associazione di osservatori volontari per la sicurezza” (la ronda locale, che ad oggi ha avuto 12 adesioni), il sindaco La penna farà rispettare l’ordinanza direttamente con l’ausilio della Polizia Municipale. Una riflessione finale. Avrà anche i suoi motivi il primo cittadino di Vasto (e quello di Varese ne avrà di ancora più stringenti), ma davvero oggi, pesiamo non solo da vecchi, ma anche da morti.
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