Punto nascite, Pasquetta in Comune
Sulmona – Lunedì di Pasqua sulmonese del tutto particolare: in tanti lo hanno trascorso dentro il palazzo comunale, dove sono stati anche bruciate copie dei documenti regionali sul taglio dei punti nascita. E’ la protesta della città peligna, che sarà estesa e portata avanti a L’Aquila presso l’Emiciclo durante il prossimo consiglio regionale. La protesta di un comprensorio di almeno 70.000 abitanti, esteso fino all’Alto Sangro, che non accetta di restare senza punto nascite ospedaliero. Alla Regione viene chiesto di rivedere le sue decisioni visto che la situazione nel comprensorio peligno è del tutto particolare. Mentre le altre tre città destinatarie dei tagli (Atri, Penne, Ortona) sono poco distanti dagli ospedali in cui potrà continuare a nascere, Sulmona è molto distante, Castel di Sangro ancora di più. Chi vive a Sulmona (ma altri stanno peggio nel resto del comprensorio) dovrà recarsi ad Avezzano, a L’Aquila, a Chieti o a Pescara.
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