Stanotte non avere paura, mamma


L’Aquila – (di Stefano Leone)
Questa notte non avrai paura. No, perché ora sei vicino a papà. Lui neanche quella notte ebbe paura; ci aveva lasciati già da un po’. Quella notte, invece, tu ne hai avuta tanta. Tanta e come. Riuscisti a portare via la vita scampando al crollo di quelle tre rampe di scale. Avevi paura mentre, scappando, chiamavi il mio nome ma io ero lontano. Portasti via la vita con un paio di ciabatte, la vestaglia addosso, il cappotto e la tua borsa.
Poi la vita la lasciasti 19 mesi dopo, nel disperato tentativo di resistere a quel dolore per aver perso tutto. E così mi lasciasti. Qui mamma è ancora tutto come quella notte di 6 anni fa. Casa nostra ancora così. Molti, che anche tu conoscevi e qualche parente, non ce la fecero. Molti altri hanno lasciato L’Aquila per non tornarci più. Fra poche ore mamma saranno le 3.32 ancora una volta. Per la sesta volta da quella notte, ma tu non avrai paura questa notte. Lo so. Quella notte si, ne hai avuta altrochè. In questi 6 anni ne avrai sentite tante. Voci di personaggi che dovranno rendere conto davanti a Dio, millantatori, farabutti e cialtroni. Ne hai sentiti tanti, in tanti a promettere e mai mantenere. In tanti a rubare. Tutto ancora come allora, mamma. Ma stai tranquilla, io ci sono ancora, combatterò per te e per tutti coloro che come te hanno ceduto oppure non hanno più forza. Questa notte, promettimi che terrai la mano di papà e non avrai paura. Alle 3.32 suoneranno le campane per ricordare 309 persone che non ci sono più e le decine che, come te, hanno mollato nel tempo immediatamente dopo il ruggito della terra. Sei anni, sei anni di niente, tutto come allora, o quasi. In questa occasione ci sarà in più il ritorno alla sua maestosa bellezza della Basilica di San Bernardino alla quale tu eri affezionatissima. Il resto? Tutto come allora, compresa la nostra casa. Ma tu ora sei al riparo con papà. Importante che tu non abbia paura. Ci sarai sempre, mamma, non sarà un terremoto per quanto crudele e impietoso a cancellare la tua presenza. Tu, stanotte non pensarci, hai già dato abbastanza per quel momento interminabile di 6 anni fa, tanto da non sopportare il tempo che passava e te ne sei andata. Non avere paura mamma, stanotte io sarò con te.


05 Aprile 2015

Categoria : Cronaca
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