Movieplex: “Carlo Verdone ci ha deluso”


L’Aquila – Da Carlo Bernaschi, presidente Movieplex, riceviamo. “Caro direttore, Le scrivo da l’Aquila, città dove con passione e impegno sei anni fa ho aperto una multisala, Movieplex, moderna, funzionale e che da lavoro a una decina di giovani.
L’Aquila è una città martoriata, colpita e offesa ma anche una città orgogliosa e forte.
Una città piena di giovani impegnati a ricostruire il futuro; donne e uomini che quotidianamente lavorano affinché si esca dall’emergenza e si ritrovi lo spirito di una vita comune così profondamente lacerata dal terremoto.
Il cinema Movieplex ha riaperto dopo solo 40 giorni dal quel triste 6 aprile per dar modo ai suoi abitanti di ritrovare momenti di svago, permettere ai bambini un luogo sicuro dove riprendere emozioni positive, assicurare a tutti che la vita -seppur nelle difficoltà – poteva riprendere.

Abbiamo riaperto con enormi difficoltà economiche e, nonostante il nostro impegno apparisse da subito antieconomico, ci siamo assunti le nostre responsabilità ed abbiamo deciso di assicurare il posto di lavoro ai suoi dipendenti ed uno spazio aperto, vitale, per le genti aquilane. Crediamo, che il cinema rappresenti non un evento mediatico o un sollazzo per corti e cortigiani scelti, ma un divertimento popolare.
Ed è per questo motivo che siamo rimasti così negativamente sorpresi nel vedere Carlo Verdone presentare il suo nuovo film non nel luogo deputato a quest’arte ma nella Caserma Coppito e per un non meglio precisato “pubblico scelto”.
Non è mio desiderio aprire inutili polemiche (la gente dell’Aquila sa di cosa parlo) credo però che per sostenere le popolazioni, le aziende e i residenti sia utile superare l’emergenza e dirigersi verso la concretezza di una rinascita.
Per noi rinascita significa portare il cinema verso la gente, permettere a tutti di fruire ancora la città e superare la fase dell’emergenza.
Saremmo stati onorati avere Carlo Verdone nel nostro cinema che, lo segnalo, era a disposizione gratuitamente per tutti i cittadini. Purtroppo non è stato così; a noi del Movieplex resta però la convinzione che solo con il costante duro lavoro la nostra città potrà rinascere. Noi restiamo aperti con la convinzione che le emozioni del cinema si debbano vivere in una sala cinematografica e che le caserme debbano servire ad altro”.
(Ndr) – Prima di tutto grazie per il servizio che svolgete, vero e proprio presidio culturale. C’è una possibile spiegazione, forse legata a suggerimenti che all’attore sono pervenuti. Ma è solo una nostra ipotesi. Conoscendo l’attore e l’artista che Verdone è, c’è da supporre che egli ami il cinema anche sotto l’aspetto dello spazio in cui il cinema vive: le sale. Se i motivi sono altri, speriamo che venga detto da chi ha scelto e deciso. Noi siamo stati tenuti fuori dalla vicenda, come testata, e neppure invitati come cronisti. Quindi emarginati siamo anche noi… Sempre augurandoci che Verdone torni a L’Aquila e si faccia vedere e sentire nella Movieplex, il cui ruolo culturale e sociale a L’Aquila è indiscusso. (Nelle foto: in Magazine.unibo.it l’attore Carlo Verdone, e in foto Col la Movieplex a Pettino)


04 Gennaio 2010

Categoria : Cultura
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