Domani sera la fiaccolata – “C’è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce”


L’Aquila – PASQUA DI LUTTO E RACCOGLIMENTO PER CHI HA PERSO PARENTI O AMICI, LE 309 VITTIME DEL TERREMOTO – Partira’ alle 22 di domani sera domenica 5 aprile la fiaccolata commemorativa delle 309 persone decedute nel sisma delle 3.32 del 6 aprile 2009. L’organizzazione e’ dei Comitati Familiari Vittime. Il corteo muovera’ da via XX Settembre, al bivio per la stazione, mentre l’arrivo in Piazza Duomo e’ previsto per la mezzanotte. Qui sara’ data lettura dei nomi in ricordo delle 309 vittime. In attesa delle 3.32, quando, sempre in Piazza Duomo, la campana della chiesa di Santa Maria del Suffragio emettera’ 309 rintocchi, mezz’ora dopo la mezzanotte l’arcivescovo metropolita Giuseppe Petrocchi celebrera’ una Santa Messa in suffragio delle vittime. I lori nominativi saranno ripetuti durante la preghiera eucaristica.
All’una e trenta, nello stesso luogo di culto, ci sara’ la veglia di preghiera “Aspettando le 3.32″. Altri riti religiosi si susseguiranno in citta’ nel corso dell’intera giornata. Le fiaccole verranno distribuite alla partenza di via XX Settembre a cura della Protezione civile della Regione Abruzzo e delle associazioni di volontariato e, lungo tutto il percorso, l’Aquilana societa’ multiservizi (Asm) mettera’ a disposizione dei raccoglitori per lo smaltimento. Inoltre, saranno presenti due ambulanze della Croce Rossa Italiana, una fissa in Piazza Duomo ed un’altra mobile che seguira’ il corteo. “Questa coincidenza col periodo delle festivita’ Pasquali – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Elisabetta Leone – crea un profondo contrasto nelle nostre coscienze perche’ la Pasqua e’ una festa di gioia ma quest’anno, per noi, e’ legata al lutto. Un insieme di cose che noi abbiamo cercato di racchiudere in una frase di Leonard Choen “C’e’ una crepa in ogni cosa. Ed e’ da li’ che entra la luce”, ovvero il dolore non si cancella, la crepa rimane, ma la luce passa ugualmente ed e’ esattamente quello che succede in questa citta’ ancora provata dove, tuttavia, la vita riprende. Quello che non si puo’ riprendere, invece, sono i nostri cari persi, i giovani.
Questo ci porta, ogni anno a ricordare che i grandi disastri naturali potrebbero in parte essere prevenuti, certo non tutti, ma potrebbero fare sicuramente meno vittime, se noi fossimo piu’ attenti. Bisogna pertanto abbracciare e continuare la battaglia che l’associazionismo sta facendo da molti anni, affinche’ questo Paese si preoccupi seriamente della prevenzione dei disastri. Oggi – ha proseguito Leone – voglio ringraziare le associazioni aquilane per quello che hanno fatto in questi anni, che non e’ stato rinchiudersi nel dolore ma e’ stato cercare relazioni per fare qualcosa per il dopo e trovare la collaborazione di altre associazioni italiane di parenti di vittime che, come tutti gli anni, verranno all’Aquila anche quest’anno, nonostante la festivita’ pasquale, a condividere il nostro ricordo ma anche il nostro impegno”.


04 Aprile 2015

Categoria : Cronaca
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