Naufragio Marche, in lutto marineria
Pescara – ONDE ANOMALE IN ADRIATICO, FENOMENO NON INFREQUENTE – Lutto per le marinerie adriatiche in seguito alla morte di due persone nel naufragio di un peschereccio affondato oggi al largo di Civitanova Marche. Si tratta della piccola motonave “Sparviero” adibita a carichi di cozze in impianti di miticoltura. Le due vittime accertate sono un ragazzo di San Giovanni Rotondo di 25 anni, Michele Fini, e un romeno di 19 anni, Giorgio Toma Viorel. Sono dispersi in mare altri due romeni di 35 e 39 anni. Altri due marinai sono ricoverati a Civitanova Marche. le modalità del naufragio sono al vaglio delle autorità marittime.
Lo Sparviero potrebbe essere affondato a causa di uno spostamento del carico (tra 60 e 80 quintali) finito fuori equilibrio. Si parla di un’onda anomala da Est, ma non vi sono riscontri né altre segnalazioni del genere. Solitamente le onde anomale hanno origine in maremoti, frane sottomarine, o altri fenomeni naturali, che – almeno per quanto se ne sa – non sono stati rilevati nell’Adriatico centrale. Non vi sono segnalazioni di fenomeni sismici da parte dell’Istituto di geofisica. La Capitaneria di porto non ha comunicato nulla.
ONDE ANOMALE IN ADRIATICO – Se ne ricorda una nel 1972 (dopo quella imponente di Rimini nel 1916, con morti, dispersi e danni agli edifici). Nel 1978 l’episodio più recente, evento anomalo che coinvolge l’Adriatico centrale da Giulianova a Bisceglie e, dall’altra parte del mare, la cittadina di Vela Luka. Era l’anno delle numerose segnalazioni di UFO in Adriatico, colonne d’acqua, luci, e anche il naufragio di un peschereccio in Abruzzo.
L’evento non è risultato essere associato a nessun sisma, dunque negli anni sono state portate avanti due diverse teorie.
La prima è quella della frana sottomarina, localizzata all’isobata dei 200 metri a largo della costa molisana, tra Termoli e Vasto. A Giulianova il mare arretrò di 50 metri alle ore 11.59. Alle ore 12.05 il livello salì di oltre 60 cm rispetto al livello medio precedente. Ad Ortona il mare si ritirò alle ore 11.30 per poi crescere di circa 60 cm alle ore 12.00. Anche a Pescara il mare si “ritirò” e tornò avanti spingendosi fino al lungomare, con panico e fughe di persone dalla spiaggia.
A Bisceglie e Molfetta, le anomalie si presentarono molto prima, alle 6.30 e 5.00 rispettivamente. In tempi diversi, le stesse anomalie si presentarono a Fossacesia, Vasto, Termoli, Campomarino e Trani. Alcuni bagnanti furono travolti dalle onde anomali.
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