CNA, previsioni negative turismo Pasqua
Pescara – SE LA CAVERA’ SOLTANTO L’AREA MONTANA GRAZIE ALLE NEVICATE MARZOLINE – A occhio e croce, il turismo pasquale non dovrebbe essere granchè neppure quest’anno, dopo il flop del 2014. Negozi e supermercati ancora semivuoti, locali con appena qualche cliente irriducibile, ma pochi o nessun forestiero. Traffico ridotto sulle autostrade. E come avviene ormai da sempre, aumenti dei carburanti con scioperi dei benzinai sulle autostrade: due notizie immancabili da decenni nell’imminenza di ogni ponte festivo, all’italiana: la regola desolante è prendere per il collo i consumatori, spremere le loro tasche.
La risposta già c’è: gente a casa, a fare Pasqua in famiglia.
Alcuni centri commerciali hanno già annunciato che saranno aperti il lunedì dell’Angelo, ma probabilmente servirà a poco.
Montagne di uova di Pasqua invendute ovunque, calo persino nel commercio di carne e agnelli. Poche le prenotazioni per il pranzo di domenica nei ristoranti. Alberghi, almeno i pochi aperti, con pochissimi clienti. La gente pare proprio non aver voglia di spendere, di muoversi, di osservare quelli che un tempo erano riti irrinunciabili. Depressione psicologica?
La speranza di incassare, a questo punto, sta nell’adunata degli Alpini dei primi del mese prossimo: da L’Aquila le prenotazioni negli alberghi sono debordate prima nei dintorni, poi anche in alberghi a 100 km di distanza, sulla costa e persino nel Reatino.
Pasqua con il segno negativo per il turismo costiero, mentre andra’ meglio per quello montano e le citta’ d’arte. Sono le previsioni formulate da Cna Turismo per il lungo week-end festivo pasquale ormai alle porte, un fine settimana che si annuncia avaro di soddisfazioni per gli operatori del settore. Cna Turismo punta l’indice accusatore soprattutto sulle cattive previsioni meteo e sul perdurare di una crisi che colpisce direttamente le tasche degli italiani. Cosi’, le speranze di pienone vengono trasferite, almeno per il turismo costiero, a fine mese, ed in particolare al fine settimana compreso tra 25 e 26 aprile.
“L’unico effetto positivo delle avverse condizioni climatiche – spiega Cristiano Tomei, illustrando l’esito di un rapido sondaggio condotto tra i propri associati – e’ l’annunciato ‘tutto esaurito’ nelle localita’ di montagna, ed in particolare in quelle dotate di impianti di risalita; il freddo delle ultime settimane permette ancora di sciare, e c’e’ da scommettere che gli appassionati non si lasceranno scappare quest’ultimo scampolo di stagione invernale”. Peggiori, al contrario, le previsioni per le aree costiere della nostra regione: la tendenza degli anni passati ad anticipare l’avvio della stagione balneare alle festivita’ pasquali, quest’anno non potra’ essere realizzata appieno: “Gli stabilimenti non anticiperanno le aperture – annuncia Tomei – nonostante molti siano gia’ pronti per affrontare la stagione estiva. Lavoreranno a pieno regime, invece, i ristoranti annessi agli stabilimenti”. In queste condizioni, insieme alla montagna, dovrebbero essere le citta’ d’arte abruzzesi ad avvantaggiarsi dell’afflusso di turisti “last minute”, e con loro, tutte le strutture turistiche collegate: ristoranti, bar, pizzerie: “Un buon afflusso – aggiunge Tomei – dovrebbe essere appannaggio delle localita’ in cui si tengono storiche processioni o altri eventi legati al turismo religioso, o che vantano strutture museale aperte nei giorni di festa”. Contrastante, ma tendenzialmente negativo, infine, il giudizio sulle presenze turistiche negli hotel, mentre qualche speranza di prenotazioni aggiuntive, sul filo di lana, la nutrono gli esercizi turistici “alternativi”: agriturismo, bed & breakfast e rifugi di montagna.
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