L’ospedale di Atessa? “Vogliono chiuderlo”
Atessa – A rischiare di morire ad Atessa non sono i malati, ma l’ospedale intitolato a S.Camillo De Lellis. Morire un po’ alla volta, con la dispersione di dipendenti e reparti. Non solo il punto nascita, fino ad oggi “condannato” senza appello. Anche il reparto di attività chirurgica, che è stato azzerato. Per la gente questo significa solo una cosa: vogliono azzerare il nosocomio intero, farlo sparire. Un po’ alla volta. Questa mattina c’è stata una manifestazione di protesta, alla quale hanno aderito chiassosamente anche gli studenti, accanto al sindaco e alle altre autorità politiche locali, che parlano di tiro subdolo, di regalo di Pasqua. Davanti al corteo un veicolo funebre, un simbolo che la dice lunga. Il blocco di chirurgia e la sparizione del punto nascita sono segnali evidenti di ridimensionamento, con perdite di posti di lavoro e riduzioni di personale, come sta facendo la ASL, perché, dicono nei palazzi, sono norme alle quali bisogna attenersi.
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