Le mura medievali finalmente recuperate


L’Aquila – (di G.Col.) – TIMORI PER IL DOPO: IL COMUNE SARA’ IN GRADO DI EROGARE MANUTENZIONE E CURA? – La città di domani sarà più bella, come sempre, grazie a ieri: le mura medievali che circondano l’antico abitato per oltre cinque chilolmetri (aquilani “demtro le mura” e aquilani “fuori dalle mura”, remoto retaggio non ancora scomparso in molte persone, nonostante la distruzione sismica) sono in avanzata fase di recupero. Le foto vi mostrano il tratto più in vista, quello lungo viale della Stazione, fino al breve tratto frontale rispetto allo scalo ferroviario, con un vistoso pezzo di muraglia a blocchi poligonali, probabilmente di origine antichissima. Una traccia di un possibile insediamento risalente a prima della fondazione della città, di cui si cercano le tracce, alcune delle quali trovate di recente.
Il recupero delle mura medievali è stato possibile solo grazie alle distruzioni provocate dal sisma, proprio nei pressi della stazione ferroviaria. Come in tanti altri casi, non tutto il male, per quanto possa essere devastante e profondo, arriva per nuocere. Il restauro della cinta muraria aquilana è una delle intramontabili frottole diffuse per anni, decenni, da tutte le amministrazioni. Semplici bugie, ambigue vanterie, di fatto niente o interventi modesti, esigui, ben presto poi abbandonati, come nei pressi dell’ex San Salvatore. In sostanza, nessna istituzione e nessuna amministrazione hanno mai prodotto risultati di alcun genere. Nessuno è stato mai capace neppure di pulire le prossimità delle muraglie dalla vegetazione selvaggia e dominante. Neppure un sfalcio di erba. Neppure un lampione, un faretto nei punti più suggestivi. La città di Rieti, che ha mura molto belle, se n’è accorta decenni orsono e ne ha fatto un monumento diffuso, pulito, ben tenuto, illuminato, praticabile dai cittadini, con verde curato e prati.
A L’Aquila solo trascuratezza, sporcizia, degrado, abbandono, crolli e mentitori in gara tra loro a raccontare balle alla gente.
Oggi il lavoro è in corso e lo vedono tutti.
Ma c’è un problema: quando sarà finito, il Comune sarà in grado di erogare manutenzione e cura, pulizia, illuminazione, sfalcio della vegetazione? Il peggio sarebbe sprecare milioni di euro e lasciare tutto in abbandono.


31 Marzo 2015

Categoria : Storia & Cultura
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