Inchiesta crolli, ora si passa a edifici privati
L’Aquila – Via D’Annunzio, un palazzo finito in briciole e una decina di morti, tra cui studenti. Via Campo di Fossa, un palazzo polverizzato dal terremoto, 27 vittime, una strage straziante, e troppe voci su cosa “c’era sotto” l’edificio: si parlava di canerne naturali la cui presenza sarebbe stata ignorata dai costruttori. Poi si è corretto il tiro: non caverne (che però nella zona ci sono comunque), ma ambienti sotterranei costruiti da mano umana. Cambia poco, visto che il palazzo è crollato in modo impressionante e che la gente vi è morta. La Procura indirizza le sue meticolose attenzioni sugli edifici privati che hanno sepolto vittime innocenti. Imminenti, a quanto è logico dedurre e prevedere, avvisi di reato, anche numerosi: nei prossimi giorni saranno formalizzati. Riguarderanno costruttori (o almeno chi è ancora in vita tra loro), ingegneri, tecnici, collaudatori e altri, per ora non si sa ancora. Si indaga anche sui furbi che tentano di trarre benefici dalla situazione imbrogliando le carte sulle assegnazioni di case o MAP, e sui vandali, o ladri se tali sono, e sicuramente prevale la seconda ipotesi, che tentano di penetrare nei MAP non ancora assegnati ma quasi finiti e spesso ammobiliati e dotati di ogni tipo di elettrodomestico. Il procurartore Rossini è deciso ad acciuffare individui tanto spregevoli “che finiranno dentro”, ha detto questa mattina a Daniela Senepa della Rai. Gente che si guadagna il disprezzo persino dei “colleghi” ladri comuni. Ma non c’è limite alla bassezza umana, e certi fenomeni, tutti sono d’accordo, vanno stroncati con maniere decise e rapidità esemplare. Speriamo. Nelle case degli sfollati si ruba a mani piene, quelle vuote e abbandonate del centro e dei quartieri: purtroppo, finora di ladri di questo tipo, di serie B diciamo data la natura delle loro imprese, non se ne conosce neppure uno. Li prenderanno? Essere nel contempo sfollati, spesso letteralmente rovinati, e anche derubati in casa è una sensazione deprimente e alienante. Lo Stato deve esserci anche in questo. E come. (Nella foto Col di due mesi fa: Ecco cosa resta del palazzo di via Campo di Fossa, 27 morti)
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