Voli Roma, ci avevano pensato da decenni

E’ una buona notizia, in un mare di notizie desolanti, il ripristino del volo Pescara-Roma. Usare l’auto o il bus richiede tempo e stress, usare il treno è da perditempo coraggiosi. Meglio l’aereo. Non tanto per unire Pescara a Fiumicino (che comunque dista 50 km da Roma, un’ora di auto se va bene), che avrebbe poco senso, quanto per imbarcare in Abruzzo con biglietto in tasca chi deve volare verso 93 località del mondo. Pescara diventa, com’ è nelle cose, un aeroporto periferico di Roma. Non scordiamo che il più importante scalo d’Europa, Heathrow, dista da Londra 65 km…
E allora, uno si chiede razionalmente: perché non hanno istituito venti anni fa il volo Pescara-Roma?
La gestione della SAGA non ebbe mai questa idea, o non fu capace di attuarla? Mancavano mezzi, opportunità, assennata gestione, o che cosa? Mancava la voglia autentica di sviluppare il turismo abruzzese, scarseggiava, per non dire che era pari a zero, la capacità di fabbricare uno sviluppo della nostra regione? Forse i politici preferivano viaggi personali (con amici al seguito, o amiche…) costosi e inutili per una spacciata e fasulla promozione. A promuoversi erano invece loro: a spese dell’Abruzzo, che è rimasto contrada esclusa e periferica, terra di pastori e pescatori intelligenti ma emarginati. Colpevoli solo di votare gente incapace quando non nociva. Questo sì: molto colpevoli…
La prova di quanto diciamo sta nella storia. Il volo Pescara-Roma fu istituito negli anni Cinquanta. Una sessantina di anni fa c’era gente più intelligente e capace di quella che, poi, ci ha governato prima e dopo la nascita delle regioni. Poi il volo venne soppresso, e torna il 2 aprile 2015. Che dovremmo dire? Lasciamo perdere. Meglio dimenticare. In fondo, gli sciocchi siamo stati noi: li abbiamo scelti e votati.