Non ci facciamo mancare niente
Il giovane e rampante Camillo D’Alessandro, una sorta di ruspa della politica, è sottosegretario nella Regione. Sì, avete capito bene. Nell’ordinamento italiano il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale è una figura, presente in alcune regioni, ispirata al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio: nominato dal presidente della giunta, lo coadiuva nello svolgimento delle sue funzioni, anche con “delega” per determinate materie. La figura non è prevista dalla Costituzione ma è stata introdotta da alcuni statuti regionali, pare finora solo tre. E’ illegittima se non prevista dallo statuto regionale.
La prima cosa che uno pensa: non ci facciamo mancare niente. La seconda: serviva? Poiché abbiamo imparato che servono solo le cose (o le cariche) che producono risultati, aspettiamo quelli ascrivibili a D’Alessandro. Soprattutto nel turismo. Gli hanno dato, infatti, anche questa sorta di delega al nulla, visto che in Abruzzo il turismo è pari a zero (nella politica e nell’opera della Regione). Bisognerà costruirlo ex novo, al mare come ai monti. Abbiamo istintivamente fiducia nei più giovani, perché per definizione sono meno coinvolti, meno consunti dalle strategie e dai metodi politici. Visto che hanno vissuto meno dei vecchi, hanno anche fatto meno danni. Alla Fiat degli Agnelli la filosofia era: se mettiamo meno pezzi in un’auto, avremo anche meno guasti. Finirono con il fare auto che, spesso, erano lattine da sardine senza sardine dentro. Auguri, D’Alessandro.
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