ECCO L’ECLISSI, NON GUARDATE IL SOLE
L’Aquila – (G.C.) – Buone notizie per chi è incuriosito dall’eclissi di domani 20 marzo: in Abruzzo il cielo dovrebbe essere sereno. Chi può raggiunga un luogo aperto, meglio se in montagna, e si goda uno spettacolo che, pur essendo abbastanza consueto, non è certo frequente. L’ultima eclissi (totale) è del 1999. La prossima fra 5 anni.
Il fenomeno di domani oscurerà il Sole solo per circa la metà del disco. Durerà parecchio, dalle 9,30 di domattina a dopo le 11,30 , e sarà bene posizionarsi e prepararsi. La raccomandazione rigorosa è non guardare il Sole neppure per un secondo. La sua luce è sufficiente per bruciare gli occhi irrimediabilmente. Ad ogni eclissi, si verificano casi che portano anche alla perdita della vista: quindi non scherzate. Non bastano gli occhiali da Sole, neppure i più scuri. L’ideale è una lente da saldatore da 14 in su.
Gli oculisti consigliano su Internet, quindi è facile documentarsi. L’osservazione indiretta è il metodo più sicuro anche se meno spettacolare di osservazione; dando le spalle al Sole è sufficiente un cartone non trasparente alla luce al centro del quale viene praticato un foro del diametro di mezzo centimetro attraverso il quale la luce del Sole viene proiettata su un foglio di carta come quello della stampante, posizionato a circa 1 metro su cui si forma l’immagine invertita del fenomeno.
E’ utile mostrare ai bambini il fenomeno, insegnando loro che non debbono né dovranno mai guardare la nostra stella direttamente. La diminuzione della luce in eclissi totali è impressionante: i fiori si chiudono, gli uccelli si nascondono, fa freddo e spira spesso anche un debole vento, detto vento dell’eclissi. La differenza di temperatura (e pressione atmosferica) tra masse d’aria origina un leggero vento, come avviene in grande nei fenomeni meteorologici.
L’attenuazione della luce solare potrebbe influenzare i pannelli fotovoltaici, che sono ormai migliaia ovunque, non tarati per una “notte” in pieno giorno, e potrebbero aversi contraccolpi sull’erogazione di corrente. Un’ipotesi che le compagnie elettriche hanno preso in considerazione da settimane.
L’eclissi è lenta, perché la Luna “cammina” lentamente, quindi dura parecchio.
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