“Vasto, è ora di svegliarsi”


Vasto – NON E’ RAZZISMO CERCARE DI SAPERE CHI SIAMO E QUANTI SIAMO, E’ CENSIMENTO… – “Non capisco perché la sinistra vastese al governo della città non voglia mettere in atto una mia semplice proposta, condivisa anche dal collega consigliere comunale Etel Sigismondi, relativa alla urgenza di effettuare un censimento sulla popolazione che occupa le case del centro storico”. Nicola Del Prete, consigliere comunale indipendente torna a parlare di un problema, sollevato in Consiglio comunale tra i sollazzi e le risatine della sinistra, che è sotto gli occhi di tutti: irregolari e stranieri senza permesso occupano abusivamente abitazioni, magari affittate lecitamente ad una sola persona, dove risultano esserci anche 4, 5 stranieri irregolari disoccupati. “A volte mi chiedo se la tolleranza di cui parlano alcuni esponenti di questa maggioranza, sia la stessa che hanno quei cittadini vastesi presi di mira dalla delinquenza incontrollabile perché “invisibile” alle istituzioni. Gli stranieri regolari che occupano lecitamente e con dignità le abitazioni hanno il diritto di vivere la città come qualsiasi altro cittadino. Ma quanti sono i regolari e quanti, invece, gli irregolari che sfuggono a qualsiasi tipo di controllo?
E’ razzismo cercare di capire cosa accade realmente nella nostra città? E’ giusto, ad esempio, che taluni mendicanti, dopo aver sostato per ore davanti ai nostri supermercati, alle nostre chiese, ai nostri luoghi pubblici, si ritrovino verso ora di pranzo sempre più spesso nella villetta appena ripulita dal Comune, su via Euclide, per bivaccare bevendo birra a go-go e lasciando immondizia dappertutto, pur in presenza di cestini portarifiuti a due passi? E’ vero che questo degrado non è solo una emergenza vastese, ma se l’amministrazione comunale non fa nulla per dare qualche timida risposta ai suoi cittadini “regolari”, mi dite quale insegnamento possono trarre i nostri figli da una tolleranza che sconfina, troppo spesso, in un permissivismo che confonde i diritti con i doveri?
Ecco, allora, che torno a ribadire con forza questa proposta, che mi auguro venga condivisa da chi ha davvero a cuore il futuro di questa città, che vuole solo garantire una fotografia autentica, reale, della regolarità abitativa in un centro storico che si è spopolato, dove i nostri commercianti patiscono una crisi che non è solo quella strutturale del Paese, ma deriva anche dalla paura di uscire delle persone più a rischio. Se continuiamo a fare finta di niente, con il tempo, il macigno della responsabilità del degrado di questa città ci seppellirà per sempre!


19 Marzo 2015

Categoria : Politica
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