Imprese angariate da doppia tassazione


Vasto – Confindustria Chieti Pescara e Assovasto hanno tenuto questa mattina a Vasto un incontro con la stampa per denunciare l’insostenibile situazione in cui versano molte imprese del vastese, soggette oggi di fatto ad una doppia tassazione sui medesimi servizi: l’una dovuta all’ARAP (ex Consorzi Industriali) in forma di canoni consortili, l’altra ai Comuni in forma di TASI.

Gennaro ZECCA, Presidente di Confindustria Chieti Pescara ha sottolineato
come la doppia imposizione risulti un’assurdità burocratica peraltro
totalmente insostenibile poiché perpetrata sulle imprese in un momento di già

aspra crisi finanziaria. “Confindustria

Chieti Pescara”, ha proseguito,

“rappresenta oggi la voce di tutte le imprese: abbiamo scritto anche al
Presidente D’Alfonso e all’Assessore Lolli, nonché al Commissario dell’Arap,
evidenziando la necessità di un intervento del governo regionale che siamo
certi porrà presto fine a questo intricato e vessatorio cumulo di tributi”.

Marcello DASSORI, Presidente ASSOVASTO ha affermato “La nostra iniziativa,
basata esclusivamente su motivazioni giuridiche, è finalizzata a far emergere
una evidente situazione di iniquità fiscale a cui le Aziende sono sottoposte
che intendiamo risolvere attraverso un confronto costruttivo con le istituzioni
coinvolte per individuare soluzioni eque e stabili nel tempo.”

Luigi DI GIOSAFFATTE, Direttore Generale Confindustria Chieti Pescara, ha
rinforzato le motivazioni giuridiche e presentato le possibili soluzioni: “la legge
è chiara: sui medesimi servizi non ci può essere doppia tassazione, se non
con un meccanismo di scomputo: le imprese stanno subendo una situazione
iniqua. E’ già stato avviato un dialogo con i Comuni interessati e con l’ARAP,
per avviare un percorso che porti alla riduzione della tassazione comunale
sulle medesime aree già assoggettate ai canoni consortili”.

Per l’avv. Vincenzo Bassi “lo studio, giuridico, in merito alle ragioni poste alla
base della TASI e dei canoni consortili serve a individuare meglio l’ambito di
competenza entro cui gli enti locali esercitano il potere impositivo attribuito
loro dall’ordinamento. Infatti, con la riforma del Titolo V della Costituzione,
gli enti locali, e quindi i Comuni, in materia tributaria, sono non solo meri
esecutori della volontà del legislatore nazionale, ma anche titolari di un
autonomo potere regolamentare da esercitare altresì allo scopo di garantire
una migliore giustizia tributaria.


17 Marzo 2015

Categoria : Cronaca
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