Arrestato nel Casertano Raffaele Cilindro
L’Aquila – IL PERSONAGGIO SAREBBE COINVOLTO CON LA RICOSTRUZIONE AQUILANA – Un’altra vicenda che inquieta, e dimostra, se vene fosse ancora bisogno, quante e quali sono state (e forse sono) le infiltrazioni malavitose nella storia della ricostruzione aquilana. Una storia intrisa di soldi e di fortissimi interessi estesi a ramificati. Si tratta di un arresto, di cui si è avuta notizia ieri sera: Raffaele Cilindro, imprenditore di 52 anni, definito come “impegnato nella ricostruzione aquilana”. Secondo i magistrati e i carabinieri del ROS campano, il Cilindro sarebbe vicino ad un ex boss dei Casalesi, Michele Zagaria, del quale avrebbe favorito la latitanza. Sequestrati nell’operazione beni per un milione e mezzo di euro.
Di Cilindro si parla nelle carte dell’inchiesta detta Dirty job, a proposito di una intercettazione riguardante il costruttore Alfonso Di Tella. L’inchiesta è quella in cui, tra l’altro, emerse, secondo i magistrati, lo sfruttamento dei lavoratori nei cantieri: metà stipendio ai clan, in poche parole, per chi voleva e aveva bisogno di lavorare. Altrimenti niente lavoro nella ricostruzione aquilana.
Cilindro sarebbe stato molto vicino ad alcuni personaggi di spicco della camorra, tra i quali “Capa storta”, come veniva chiamato negli ambienti. La malavita, sia siciliana che calabrese o campana, mafia, ‘ndrangheta e camorra, ha l’abitudine di affibbiare ai suoi personaggi coloriti soprannomi, che spesso diventano più importanti dei veri nomi.
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