Un fiore, prima o poi un fiore
L’operazione mediatica su una città polverizzata nell’anima procede senza sosta. I gruppi di potere lavorano manovrando tutte le leve a disposizione. La magistratura è ingessata su se stessa, è sterile, e fa filosofia del diritto in una situazione di guerra, e non ferma ciò che doveva essere fermato dal 2009, sul nascere. Nessun altro può fermare tutto ciò, tantomeno l’opinione pubblica drogata a forza di contributi milionari e di clientele per lavorare.
La Chiesa che poteva far leva sulla morale cattolica è ormai risucchiata irrimediabilmente anche lei nel vortice degli appalti e dell’apparire. Una tragedia immane più grande di una comunità il cui unico obiettivo, da quando sono arrivate le tv, è quello di acchiappare l’occasione per diventare famosi a tutti i costi. Ma nessuno ci si piglia, purtroppo.
Oggi tutti i media nazionali, dal Corriere della Sera, al Fatto fino a Radio 24 Ore di Confindustria mandano nel circuito mediatico italiano, incessantemente, la notizia dell’arresto di un imprenditore vicino alla camorra. Una pagliuzza, un’inerzia, rispetto ai tanti fatti, anche recenti, ben più gravi che non sono diventati notizia e nessun media ha fatto passare con la dovuta attenzione a livello nazionale perché gli attori coinvolti erano della squadra, dei gruppi di potere, che ha fatto le ordinanze.
La colpa di tutto ciò, secondo Rai 3 di ieri sera, è da addebitare ai cittadini che diventano cinicamente milionari approfittando della ricostruzione. Aquilani etichettati in Italia peggio dei camorristi napoletani e dei mafiosi siciliani. Mentre il legislatore che ha fatto i decreti e le ordinanze con il benestare dei politici locali rimane a guardare e i locali a galleggiare come è nella natura che sia. Allo stato attuale è nebbia piena e il più pulito buonista in circolazione che si può casualmente incontrare al bar ha come minimo la rogna. Da tutto ciò non può che nascere un fiore. Prima o poi nascerà un fiore e sarà bellissimo.
Così succede in natura sulle rovine dell’anima di una comunità .
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