I punti nascita fanno “litigare”
L’Aquila – L’argomento punti nascita (da sopprimere in quattro città abruzzesi) fa “litigare” da tempo e anche assumere posizioni molto personali. Il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Gatti scrive: “Trovo francamente inaccettabili le dichiarazioni del Presidente Di Pangrazio sulla risoluzione sui punti nascita presentata dai gruppi di centrodestra in Consiglio Regionale – risoluzione respinta con 14 voti contro 12 – laddove si afferma che la stessa “rispondeva solo ad istanze strumentali e demagogiche delle opposizioni”.
Tale dichiarazione, peraltro del tutto scollegata dalla realtà , potrebbe forse risultare comprensibile se espressa da parte di un capogruppo di maggioranza, ma non certamente allorché provenga dalla figura di un Presidente di Consiglio regionale. A ciò si aggiunga la fittizia e grottesca distinzione operata tra Presidente della Regione e Commissario per la Sanità , che si scontra con un altro dato della realtà a tutti noto: trattasi della stessa persona fisica.
Posso apprezzare esclusivamente il passaggio in cui, almeno, si riconosce che “la situazione dei punti nascita resta ed è grave” e ciò vale, aggiungerei, per tutti i territori e non solo per il comprensorio di Sulmona. Sono certo che il Presidente Di Pangrazio – eletto a suo tempo a larga maggioranza con il voto consapevole di tanti di noi – vorrà comprendere che il Consiglio nella sua interezza e’ organo di rappresentanza democratica ed esercita pienamente attività di indirizzo e controllo, e che il ruolo di Presidente dell’Assise richiede di anteporre sempre la rappresentanza di tutte le parti rispetto a quella di una sola, di cui si è tolta la casacca nel momento in cui ci si è dichiarati, come di prassi, “Presidente di tutti”. Confido che dopo questa singolare parentesi si torni ad un profilo istituzionale alto, elegante e rispettoso del lavoro di tutti i consiglieri e delle esigenze, spesso dolorose, di tutti i territori.
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