Il sorriso del clown tra i malatini


L’Aquila – Prendo la malattia per il..naso con i clown in corsia, faccio terapia del sorriso, coinvolgo medici e piccoli degenti, compresi gli utenti presenti nella sala accettazione. Tutto in un solo colpo, giovedì scorso, in un giocoso pomeriggio al San Salvatore per un approccio diverso dell’idea patologia-ricovero-ospedale, recepito e sostenuto dalla direzione sanitaria di presidio, soprattutto nei confronti dei piccoli degenti. Circa 100 persone, tra bambini, medici, caposala, infermieri (comprese le persone agli sportelli per sbrigare pratiche sanitarie), sono state coinvolte in un clima di contagiosa contentezza dall’animazione dell’associazione aquilana Brucaliffo, presieduta da Cecilia Cruciani. In azione, per la prima volta, 16 nuovi clown del gruppo, volontari che, superato un corso di alcuni mesi, giovedì scorso hanno fatto il loro ‘debutto’ ufficiale alla sala accettazione dell’ospedale. Esordio superato a pieni voti a giudicare dalla gaiezza trasmessa ai presenti e la possibilità, già dai prossimi giorni, di proporre gli spettacoli comici – tenuti ormai da oltre 10 anni in ospedale dal Brucaliffo – con una frequenza settimanale più fitta, fino a 3 volte ogni sette giorni. Un’attività del ‘sorriso’ per bambini che il Brucaliffo svolge da tanto tempo all’Aquila grazie soprattutto al contributo economico assicurato dalla Fondazione Carispaq, da sempre al fianco di questi speciali ‘intrattenitori’.
La direzione sanitaria, guidata dalla dr.ssa Giovanna Micolucci, aprendo le porte al buonumore per baby-degenti, favorirà così l’introduzione di un’iniezione di allegria, oltreché a pediatria, nei reparti di pronto soccorso pediatrico e neuropsichiatria infantile.


14 Marzo 2015

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.