Alla Musini Premio Nicola Zingarelli
L’Aquila – (di Goffredo Palmerini) – Ancora un prestigioso riconoscimento per Daniela Musini. A Cerignola, città natale del grande letterato e filologo cui il premio letterario è dedicato, il prossimo 21 marzo, presso il Teatro Mercadante, l’eclettica artista abruzzese riceverà il Premio Nicola Zingarelli nella sezione “Non omnia possumus omnes”. Al comitato del Premio, infatti, è data facoltà di onorare, con il riconoscimento “Non omnia possumus omnes”, alcune personalità che si sono distinte per particolari opere dell’ingegno, per studi scientifici di notevole prestigio, per opere di forte significato morale ed educativo, per l’impegno nel sociale, per il rispetto della legalità o a personaggi della Cultura e dello Spettacolo come premio alla carriera o come premio per una particolare interpretazione. Insomma, un riconoscimento riservato alle eccellenze della Cultura italiana, che in passato ha visto insigniti personaggi come lo scrittore Andrea Camilleri, la psicoterapeuta Maria Rita Parsi, lo scrittore Raffaele Nigro, lo storico Giordano Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale degli Italiani, il linguista Gian Luigi Beccaria, il filologo Francesco Sabatini, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, ed altri.
Nella serata di gala del Premio, sabato 21 marzo, saranno sei le personalità insignite in questa speciale sezione, scelte tra i protagonisti della Cultura che danno lustro all’Italia dentro e fuori i confini. Tra queste solo due donne: Nicoletta Maraschio, Presidente emerito dell’Accademia della Crusca, e appunto Daniela Musini. L’artista abruzzese, accogliendo l’invito rivoltole dal Presidente del Premio Antonio Daddario, offrirà al pubblico dello splendido Teatro Mercadante un saggio del suo talento. In una breve performance eseguirà al pianoforte “Les feuilles mortes” e reciterà, con l’intensità propria della sua interpretazione, “La pioggia nel pineto” di Gabriele d’Annunzio.
Nata a Roseto degli Abruzzi e residente a Città Sant’Angelo (Pescara), due lauree – in Lingue e Letterature straniere e in Lettere Moderne – diplomata in pianoforte, alla verve creativa di scrittrice (I cento piaceri di d’Annunzio, E. Lui Editore 2012, e Lucrezia Borgia. Misteri, intrighi e delitti, Casa Editrice Stampa Alternativa 2005) e di autrice teatrale (nove i suoi testi per il teatro, tra i quali spiccano Mia Divina Eleonora, Ianieri Editore, e Gabriele ed Eleonora. Una passione scarlatta ), Daniela Musini associa un formidabile talento d’attrice, anzi di interprete di rara sensibilità. Il tema della donna è quello che più l’intriga, anche nella sua attività in incontri e conferenze sulla poesia al femminile. Come pure sulla seduzione, con le donne più importanti nella storia: Cleopatra, Messalina, Lucrezia Borgia, Madame de Pompadour, Mata Hari, per citarne alcune. La Musini cura direttamente la programmazione, in Italia ed all’estero, dei propri recital e degli spettacoli teatrali. Con tre di essi sta girando il mondo: “Omaggio a l’Imaginifico”, dove l’attrice declama suggestivi brani tratti dalle più belle opere del Vate; “Amori e fulgori di Gabriele d’Annunzio”, in cui dà corpo e voce a sette donne, le più amate dal Poeta; infine “Gabriele ed Eleonora. Una passione scarlatta”, lacerti dell’appassionata e tormentata relazione dello scrittore, drammaturgo e poeta, con Eleonora Duse, la più grande attrice teatrale di tutti i tempi.
Queste sue tre produzioni Daniela Musini ha portato all’estero, negli Istituti italiani di Cultura di di Berlino, Istanbul, Ankara, Colonia, Lione, San Pietroburgo, Kyoto, presso l’Ambasciata d’Italia a Cuba, l’Accademia di Musica della Bielorussia a Minsk, il Teatro dell’Opera di Varsavia, i Consolati d’Italia a Philadelphia e Pittsburgh. In quest’ultima città, dove Eleonora Duse morì il 21 aprile 1924 durante la sua ultima tournée, tre anni fa Daniela Musini portò in scena “Gabriele ed Eleonora. Una passione scarlatta”, spettacolo da lei stessa scritto e diretto, in cui interpreta proprio la Duse. Un vero trionfo per l’attrice, musicista e scrittrice abruzzese, che le valse un singolare riconoscimento in suo onore da parte del City Council di Pittsburgh: la proclamazione del 1° giugno 2012, data della straordinaria performance della Musini, quale Eleonora Duse’s Day. “Mia Divina Eleonora” è andato in scena nel 2010 con Daniela Musini nelle vesti della Duse e Paola Gassman in quelli di Sarah Bernhardt. Sotto forma di monologo è allestito tuttora dall’artista abruzzese e recitato in tutto il mondo, con entusiastici consensi.
Il “Premio Zingarelli” va quindi ad arricchire il già significativo corpus di tributi che l’artista rosetana ha collezionato nel corso della sua carriera di scrittrice, attrice, drammaturga e pianista, costituito da 15 premi letterari, per le sue opere su d’Annunzio ed Eleonora Duse, e ben 10 premi nazionali ed internazionali alla carriera, fra i quali il “Premio Internazionale Adelaide Ristori” – assegnato in Campidoglio, a Roma, soltanto a 50 donne in tutto il mondo distintesi per particolari meriti culturali ed artistici -, il Premio Internazionale “Donna dell’Anno per la Cultura 2008” a Lugano e il “Premio Internazionale Globo Tricolore 2012” a Gualdo Tadino, riservato ogni anno a personalità che con il loro impegno rappresentano l’eccellenza italiana, nei vari campi, in ogni angolo del mondo. Dunque, davvero un’artista poliedrica e versatile Daniela Musini, che porta nel mondo la cultura italiana attraverso la vita e le opere di Gabriele d’Annunzio, i suoi amori ed i suoi personaggi. Non mancando mai d’annotare, con un orgoglio tutto abruzzese, che dopo Dante Alighieri è proprio Gabriele d’Annunzio lo scrittore più conosciuto all’estero. E del Vate lei è ormai la musa più acclamata.
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