Regione: trasporti, dice D’Alessandro
Pescara – “Il Centro destra non ha diritto alla parola sulla società unica dei trasporti. Ci troviamo di fronte a persone che nel 2011 avevano approvato in Giunta il progetto di fusione, diventato poi legge nel 2012, guardandosi bene dal realizzarla, con il risultato di aver portato al fallimento Arpa, e per la stessa via le altre società ”. E’ la risposta polemica del consigliere delegato, Camillo D’Alessandro, alle affermazioni dei consiglieri regionali di Forza Italia. “Di tutto ciò – riprende D’Alessandro – è consapevole il consigliere regionale, Emilio Iampieri, che oggi fa conferenze stampa e ieri il componente del cda dell’Arpa, all’epoca in cui si scrivevano crediti falsi che diventavano debiti veri e si acquistavano autobus senza copertura finanziaria che, oggi, incidono per 89 milioni di euro l’anno sul bilancio di Arpa”. Sulla questione dei costi del Cda, D’Alessandro avverte che “è stato proprio il consigliere Febbo, in Commissione, con tanto di verbale alla mano, che ricorderemo a tutti lunedì in Consiglio, a evidenzare che il presidente di una società con 1600 dipendenti – perché questo sarà la società unica – dovesse avere uno stipendio adeguato. La Maggioranza ha accolto quella osservazione ed in Commissione si è arrivati ad un testo condiviso. Appare strano che oggi si imputino costi eccessivi del Cda, anche se Febbo ne è stato il primo proponente”.
Non c'è ancora nessun commento.