Scoperta marsicana su rivista USA
Avezzano – La più importante rivista sulla nutrizione Usa, il primo marzo scorso, con un vistoso editoriale di apertura, ci mette il sigillo dell’autorevolezza: in Marsica hanno individuato nel cacao il segreto che ridà brillantezza al cervello degli anziani. Prima pagina dell’American Journal of Clinical Nutrition, rivista scientifica giudicata tra le migliori 100 più influenti negli ultimi 100 anni, in biologia e medicina, dalla Sla (special libraries association). Grande risalto mediatico con un editoriale di commento firmato da Miguel Alonso-Alonso, ricercatore della Harvard Medical School, tra i più ‘quotati’ nel settore della nutrizione.
La ricerca ‘made in Marsica’, che ha attraversato l’Atlantico, porta di nuovo la firma del prof. Giovambattista Desideri, Docente delll’Università di L’Aquila e Direttore del reparto di Geriatria dell’Ospedale di Avezzano, che già nel 2012 aveva pubblicato, su un’altra prestigiosa rivista scientifica internazionale, uno studio sui benefici effetti del cacao sulle funzioni cognitive di pazienti con iniziali segni di malattia di Alzheimer.
Questa volta l’investigazione, che ha coinvolto un campione di 90 anziani residenti nella Marsica, con età media di 75 anni (con punte individuali di 85), è stata condotta in soggetti sani, senza particolari malattie e senza evidenza di deterioramento cognitivo, a parte il naturale declino legato alla senilità. La ricerca ha ulteriormente confermato le proprietà benefiche dei flavanoli, composti naturali del cacao, somministrati nel contesto di una dieta controllata. Gli anziani – che hanno partecipato allo studio assumendo diversi dosaggi di flavanoli del cacao, adeguatamente calibrati sulla scorta di numerose osservazioni condotte in area geriatrica – hanno mostrato nel giro di alcune settimane un miglioramento della funzionalità cerebrale: pensiero più ‘veloce’, maggiore memoria e, in generale, migliori capacità cognitive. Verificata in modo chiaro l’efficacia dei flavanoli sul cervello degli over 70, si tratta ora di penetrare nell’intimo ‘segreto’ terapeutico dei principi nutrizionali del cacao. Il miglioramento delle performance mentali, osservato negli anziani, è riconducibile ad effetti diretti dei composti naturali della sostanza sul cervello o anche, come ipotizzano i ricercatori, a un miglioramento del metabolismo degli zuccheri e dello stato di salute generale? La ricerca, su cui il primo marzo scorso l’American Journal of Clinical Nutrition ha acceso con prepotenza i riflettori della comunità scientifica del nuovo continente, potrebbe indicare un ‘sentiero’ inesplorato. Un potenziale ‘filo di Arianna’, all’interno del complicato labirinto che ogni giorno i ricercatori di tutto il mondo percorrono, per trovare la chiave per combattere il declino cerebrale causato dall’invecchiamento.
Accattivante il titolo dell’editoriale che accompagna l’articolo: “Flavanoli del cacao e cognitività: riconquistare il cioccolato in età avanzata?”. Un richiamo, accanto all’editoriale, rimanda i qualificati lettori del magazine scientifico a pagina 538, dove sono riportate, ovviamente in americano, le conclusioni della ricerca targata Marsica. Nella stessa pagina è riportata la nota che riconosce e attribuisce lo studio al ‘SS. Filippo e Nicola’ Hospital, L’Aquila, Italy.’
“La pubblicazione della nostra ricerca su una rivista così prestigiosa”, dichiara il prof. Desideri, “è motivo di grande soddisfazione perché rappresenta il riconoscimento tangibile della qualità del lavoro svolto da un team di ricercatori molto affiatato. L’indiscutibile interesse che la testata scientifica ha riservato alla nostra ricerca dimostra come anche le realtà assistenziali più ‘periferiche’ rispetto ai circuiti mondiali della ricerca scientifica possano fornire, con dedizione e impegno, un contributo importante al progresso delle conoscenze”.
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