Ricostruzione – USRA… Ma chi comanda?
Dopo aver esaminato in un precedente articolo, quali siano i compiti istitutivi dell’USRA (Ufficio Speciale per la Ricostruzione Aquilana) cerchiamo ora di capire quale sia la posizione gerarchica dell’ufficio all’interno della macchina organizzativa della ricostruzione.
Una cosa é certa: l’USRA non é un organo politico, ma uno strumento tecnico al servizio dell’organo politico che assume le responsabilità delle scelte strategiche.
Sorge ora spontanea la domanda: ma quale è l’organo politico che sovrintende all’USRA e si assume le responsabilità strategiche?
Bisogna ricordare che l’USRA nasce da una volontà politica espressa da diversi soggetti: Leggo nel testo coordinato della legge 83 del 22/6/2013 art 67 ter :”L’Ufficio speciale per la città ’ dell’Aquila ( ndr USRA) é costituito dal comune dell’Aquila, previa intesa con il Ministro per la coesione territoriale, con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il presidente della regione Abruzzo e con il presidente della provincia dell’Aquila. Nell’ambito delle citate intese, da concludere entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono determinati l’organizzazione, la struttura, la durata, i rapporti con i livelli istituzionali centrali, regionali e locali, gli specifici requisiti e le modalità ’ di selezione dei titolari, la dotazione di risorse strumentali e umane degli Uffici speciali ecc…”.
Nella stessa legge si definisce anche a chi spetta il coordinamento.
Sempre all’art 67 ter leggo:
“4. Il Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali (DISET) della Presidenza del Consiglio dei Ministri coordina le amministrazioni centrali interessate nei processi di ricostruzione e di sviluppo al fine di indirizzare e dare impulso, d’intesa con la regione Abruzzo e gli enti locali, agli Uffici speciali di cui al comma 2, in partenariato con le associazioni e con le organizzazioni di categoria presenti nel territorio.”
Il capo della” macchina della ricostruzione” sembra quindi essere il Presidente del consiglio in persona, che sovrintende il sottosegretario della Presidenza del consiglio dei Ministri (On Del Rio) da cui dipende il DISET (Prima l’Ing. Mancurti e ora il dott Marchesi) che ” coordina le amministrazioni centrali interessate nei processi di ricostruzione e di sviluppo al fine di indirizzare e dare impulso, d’intesa con la regione Abruzzo e gli enti locali, agli Uffici speciali di cui al comma 2 ovvero l’USRA e il USRC.)
Ma il DISET é ufficio tecnico, quindi soggetto alle direttive di un organo politico. Mentre prima di Ronzi il comando era sottoposto alla direzione del sottosegretario alla presidenza del consiglio, e al presidente della Regione, ora Renzi lo ha definitivamente accentrato, portandolo sotto il “comando” di un apposito sottosegretario con delega al terremoto (On De Nicheli), seppure il Sottosegretario appartenga ad un ministero diverso dalla Presidenza del consiglio in cui è inquadrato funzionalmente il DISET.
Resta invariata la gerarchia istituzionale che vede, in cascata dopo il sottosegretario con delega ai terremoti, i Presidenti delle Regioni (delle Province) e i sindaci dei comuni terremotati, posti tutti sullo stesso piano.
Restano invariate anche le gerarchie delle altre amministrazioni pubbliche (Questura, Prefettura, Provveditorati, Soprintendenze, ecc) che funzionalmente dipendono da altri Ministeri.
Probabilmente é per mettere ordine e coordinare tutti questi soggetti che si è reso necessario incaricare il DISET del loro coordinamento.
Da un mero punto di vista organizzativo, la questione sembra chiara, anche se organizzativamente non fluida causa dei molteplici enti coinvolti.
Al Sottosegretario De Micheli quindi spetta l’onere di proporre la linea politica da porre al vaglio di tutti gli altri organi rappresentativi locali decentrati. Il DISET coordina le Amministrazioni centrali e locali (Regioni, Province, Comuni, USRA, USRC, associazioni territoriali incluse) “in partenariato” con gli stessi che quindi, sono chiamati a condividerla.
Tutto sarebbe chiaro se non che, nello stesso articolo 67 ter c’é scritto: ” Nell’ambito delle citate intese, da concludere entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono determinati l’organizzazione, la struttura, la durata, i rapporti con i livelli istituzionali centrali, regionali e locali, gli specifici requisiti e le modalità ’ di selezione dei titolari, la dotazione di risorse strumentali e umane degli Uffici speciali, …ecc.”
In effetti, in data 7/8/2012 viene stipulata una “INTESA SULLA COSTITUZIONE DELL’UFFICIO SPECIALE PER LA CITTA’ DELL’AQUILA tra il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, il Ministro per la coesione territoriale, il Presidente della Regione Abruzzo, il Presidente della Provincia dell’Aquila, il Sindaco del Comune dell’Aquila.”
Già dal titolo si nota subito che alla riunione che ha “partorito” l’accordo, hanno partecipato anche il sindaco dell’Aquila, il Ministro delle infrastrutture e quello per la pubblica amministrazione e semplificazione, mentre mancano gli altri soggetti rappresentativi delle realtà locali.
Per quanto riguarda la presenza del sindaco evidentemente si tratta di uno zelo volto a superare una svista del legislatore, giacché l’Ufficio dell’USRA é un ufficio interno della strutta comunale, essendo ” istituito dal comune dell’Aquila”
Risulta meno chiaro a quale titolo partecipino all’accordo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione e del Ministero per la coesione territoriale.
Incuriosisce anche che l’accordo (almeno quello che si trova nel sito dell’USRA) sembra un normale atto informale (neppure firmato), che non sembra ratificato ufficialmente da alcun organismo rappresentativo che gli abbia conferito “dignità di legge”.
Ma passiamo oltre. Nell’accordo, viene approfondita la bozza organizzativa dell’Ufficio speciale.
All’art 10 si legge:”I rapporti con le amministrazioni interessate dai processi di ricostruzione e di sviluppo sono tenuti dal Sindaco dell’Aquila e dal titolare dell’Ufficio Speciale, secondo gli indirizzi del Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
Secondo quanto scritto si coglie una sottigliezza che andrebbe meglio chiarita.
Al DISET é stato attribuito il compito del coordinamento con gli enti centrali (in partenariato coi locali) mentre ora i rapporti con gli enti locali sono affidati all’USRA e al sindaco (in forma paritaria). Difficile comprendere come si possa fare un “coordinamento” senza “mantenere i rapporti”.
In base a questo accordo, sembrano esserci due coordinatori: il DISET e altri due soggetti paritari (il sindaco e il responsabile USRA che tengono i rapporti (tutti e tre?), con le amministrazioni interessate dai processi di ricostruzione e di sviluppo, presumo per dare attuazione alle decisioni del sottosegretario al terremoto.
Come se non bastasse, l’USRA essendo “costituita dal Comune dell’Aquila”é funzionalmente inserita nella macchina comunale Aquilana come se ne costituisse un ufficio interno.
Infatti, le spese dell’USRA sono inserite nel bilancio del comune dell’Aquila(vedi PEG) e pesano sul patto di stabilità comunale, pur non essendo a rigor di logica, spese del comune, ma spese dello Stato finalizzate alla verifica dei requisiti per ottenere il contributo.
Se ho capito bene, sorge ora spontanea la domanda. Ma perché l’USRA da un punto di vista organizzativo é stata inserita nel comune non é stata inserita organicamente negli uffici della e non, come sembrerebbe più logico, nella Regione Abruzzo che almeno poteva legiferare velocemente quanto necessari oper velocizzare la ricostruzione e le sue procedure?
Da un mero punto di vista organizzativo mi sembra di poter dire che a capo dell’organizzazione del terremoto si trova il sottosegretario del ministro dell’economia pro tempore On De Micheli che si avvale del DISET (Dott Marchesi) per il coordinamento con gli enti pubblici centrali previa intesa con quelli locali. Il DISET, a sua volta, tramite un accordo, cui non ha preso parte, avrebbe demandato la funzione di “mantenere i rapporti” con le istituzioni locali al sindaco e al titolare dell’USRA. La regione Abruzzo non svolge alcun ruolo seppure sia l’organo demandato a legiferare, quindi si opererà solo tramite leggi nazionali concordate a Roma.
Ora . secondo questo modello organizzativo accentrato, al sottosegretario DE Micheli farebbero capo tutte le decisioni operative da tramutare in leggi per essere attuate. E allora mi sorge un dubbio: perché le procedure per l’assegnazione dei contributi (schede parametriche incluse) non sono state varare con una legge nazionale?
Chi deciderà ora i criteri da adottare per le tipologie di affidamento dei lavori? chi determinerà i criteri da adottare per le aggiudicazioni dei privati? Ma soprattutto a che serve il DISET se praticamente ha decentrato le sue funzioni di coordinamento ai sindaci e all’USRA?
Grato a chi vorrà evidenziare mancanze o miei errori e vorrà più compiutamente chiarire ai lettori, l’attuale assetto organizzativo e funzionale della “macchina organizzativa” del terremoto Aquilano”.
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