Cifone: “Fatti e parole, parole e fatti”
L’Aquila – (di Maria Grazia Cifone, preside di Medicina) – “Oltre le parole ci vorrebbero i fatti…..” Provo un senso di frustrazione rispetto alle oggettive contraddizioni cui assistiamo da anni nel nostro territorio aquilano, ulteriormente dissestato dall’immane catastrofe del 6 aprile. Le parole dei tanti, anzi dei “tutti”, ripetutamente, ossessivamente, soprattutto dopo il 6 aprile, sono registrate e scritte….ne ricordiamo qualcuna….”Con i suoi 27mila studenti iscritti, quasi un terzo della popolazione residente, l’università dell’Aquila è senza dubbio la prima azienda cittadina” “Terremoto, l’Università dell’Aquila: il cuore per la rinascita” “L’ateneo è il volano economico e culturale per il capoluogo disastrato” “Favorire la ripresa dell’Università dell’Aquila con l’istituzione di un centro di ricerca di alto livello nella consapevolezza che l’Università rappresenta, per l’indotto che genera, l’azienda trainante dell’economia aquilana”.
Oggi, 31 dicembre, la Giunta Regionale si è riunita per nominare il Direttore Generale della ASL provinciale dell’Aquila. Nessun coinvolgimento della parte universitaria è stato messo in atto. La Facoltà di Medicina non ha avuto neanche una comunicazione in merito alle proposte che saranno vagliate dalla Giunta.
Ancora una volta, la politica va avanti senza né informare né tantomeno consultare l’Ateneo Aquilano.
“….Ma i fatti, spesso, non bastano, servono anche le parole…..”
Noi del popolo aquilano, unici veri consapevoli della portata del disastro del 6 aprile e delle conseguenze che stiamo vivendo sulla nostra pelle, stiamo cercando solo di difendere il nostro patrimonio, la nostra cultura, la nostra storia, lavorando indefessamente, forse troppo silenziosamente, per la ricostruzione della nostra città, delle nostre vite spezzate, con quella struggente angoscia che pervade le nostre menti e i nostri cuori difendendo il nostro territorio con quella dignità che è peculiare dell’Aquilano. Ma forse non basta! Non bastano i FATTI! Servono reazioni più forti, servono anche le PAROLE!
Forse è corretto ricordare, ancora una volta, agli Aquilani e a tutti coloro che hanno a cuore la Scuola Medica Aquilana (ma ce ne sono?), che la Facoltà di Medicina, con i suoi oltre 4000 studenti e oltre 500 specializzandi è a rischio di chiusura! A fronte di tante luci che collocano la nostra Facoltà, anche dopo il terremoto, come una fra le più attrattive per i giovani abruzzesi e non, ci sono anche tante ombre, tante difficoltà nei rapporti con il Sistema Sanitario Regionale, rapporti dai quali dipende non solo la qualità della formazione in ambito medico, ma la stessa sopravvivenza della Facoltà di Medicina dell’Aquila. Forse è bene ricordare che il processo di aziendalizzazione, sancito da una legge regionale, dopo essere stato rinviato più volte, avrebbe dovuto vedere la luce entro il 31 dicembre 2009, cioè OGGI, è stato bloccato dal decreto sul terremoto, rinviato a data indefinita…..
Forse è bene ricordare ancora che non ci saranno più deroghe rispetto agli standard e i requisiti minimi richiesti dalle normative vigenti per il mantenimento di un’offerta formativa ricca e variegata costruita in oltre 40 anni di storia della nostra Facoltà. Il non rispetto di leggi, nazionali e regionali e degli impegni sanciti da protocolli d’intesa e dalle convenzioni attuative, la mancata aziendalizzazione, sono tutti elementi che, inevitabilmente generano una inaccettabile (e anche, oggettivamente, immeritata,) incertezza didattica e gestionale per la Facoltà di Medicina.
Mi auguro che, con il nuovo anno, la politica ci dia risposte chiare e definitive sulla REALE volontà di consentire non solo la sopravvivenza ma anche un ulteriore sviluppo della Facoltà Medica Aquilana il cui destino è inscindibilmente connesso e condizionato dai rapporti con il Sistema Sanitario Regionale. Al Manager della ASL dell’Aquila che sarà nominato in data odierna dalla Giunta Regionale, trasmetto, a nome della Facoltà, vive congratulazioni e l’augurio di poter lavorare realmente nell’interesse del sistema sanitario pubblico sia per la cura della salute dei cittadini aquilani sia per garantire la continuità della formazione universitaria in ambito medico nella nostra CITTA’ UNIVERSITARIA.
(Nella foto: Maria Grazia Cifone)
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