Dopo maltempo, 60.000 senza corrente e acqua
L’Aquila – IN SERATA ANNUNCIO: SARANNO PORTATI GENERATORI IN 18 COMUNI – Alle 11 di questa mattina erano ancora circa 60.000 gli utenti ancora senza corrente elettrica e quindi quasi tutti anche senza acqua. Dati ufficiali, anche se, dicono all’Enel, si lavora e si spera che entro la serata possano essere molti di meno. Vengono eseguiti lavori e interventi sui tralicci e pali abbattuti o resi instabili dalle tempeste di vento, ma soprattutto vengono portati generatori: naturalmente non ce ne sono per tutti e bisognerà reperirli in qualche modo.
In serata, pare che sia sia deciso qualcosa, ma la notizia va verificata tra mille difficoltà : né Regione né Protezione civile né altri la rendono nota a tutti.
18 Comuni saranno forniti dei generatori: in provincia di Chieti, Castelguidone, Colledimacine, Colledimezzo, Palmoli e S. Martino sulla Marrucina per un totale di 3.095 utenze; in provincia di Teramo, Arsita, Castelli e Penna S. Andrea per un totale di 1.807 utenze; in provincia di Pescara, Carpineto della Nora, Catignano, Cugnoli, Nocciano, Pietranico, Roccamorice, Salle, S. Eufemia a Maiella, Vicoli e Villa Celiera per un totale di 6.040 utenze. Parte poi l’appello a fare massima attenzione ai prodotti scongelati a causa del black out elettrico, con una richiesta alle forze di polizia specializzate di disporre ogni controllo possibile in tutta la filiera della distribuzione ed anche alla produzione.
Un’emergenza straordinaria, e situazioni straordinarie, come quella di Pietranico che è isolata dal mondo esterno, o di Villa S.Lucia, 50 abitanti anziani: niente corrente, niente telefono, niente acqua, non si raggiunge l’abitato.
E come si fa? Si tenta di comunicare via Internet, per fortuna che la rete pare funzionare, ma solo finchè i computer hanno energia dalla loro batteria. Impariamo a non sottovalutare mai la tecnologia e ad apprezzarla qualche volta, dimenticando tutti i suoi lati negativi. Ma ha anche dei limiti. La corrente, l’energia, è sempre la chiave e se manca si ferma tutto.
Il problema è riportare la corrente anche a case e contrade isolate. L’Enel sostiene che lo sta affrontando come può e che anche un utente su una montagna innevata è importante. Speriamo. Altro problema è rifornire di acqua chi è rimasto a secco: bisognerà comprarla o portarla con le cisterne dove non ci sono negozi o centri commerciali. In molti luoghi manca anche il gas.
Il maltempo ha danneggiato strade, ponti, patrimonio vegetale. Centinaia, forse migliaia, di alberi caduti e con il trascorrere del tempo se ne saprà di più.
Chi avrebbe mai pensato a tempeste, anzi veri e propri cicloni? Le previsioni meteo dicevano che ci sarebbe stato vento forte: ma 36 ore di furia ininterrotta sono una sorpresa. Il deterioramento del clima, ormai evidente anche a chi per professione sa soltanto negare, è una realtà e dobbiamo farci i conti.
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