Maltempo (5): situazione monitorata
L’Aquila – IL TERAMANO RIMASTO AL BUIO PER 12 ORE PRESENTA IL CONTO DEI DANNI – Dopo tre giorni di furioso maltempo e di ciclone vero e proprio, novità dai palazzi regionali. Dalle ore 9 di stamattina e’ riunita l’Unita’ operativa della Regione Abruzzo coordinata dall’assessore alla Protezione civile Mario Mazzocca (foto) - fa sapere la Regione ad alcuni organi di stampa – in ordine alle avverse condizioni climatiche che stanno interessando l’Abruzzo. Il dirigente del servizio Prevenzione rischi ha dato lettura degli ultimi aggiornamenti provenienti dalla sala operativa della Protezione civile.
Stante la dinamicita’ della situazione, che e’ in piena evoluzione soprattutto nelle aree interne, si e’ deciso di inserire all’ordine del giorno della seduta di Giunta, convocata dal presidente, Luciano D’Alfonso, a Pescara, la formulazione al Governo della richiesta dello stato di emergenza. La proposta comprendera’ non solo le evenienze verificatesi a partire da ieri ma anche quelle emerse nel corso delle ultime settimane. Si e’ stabilito altresi’ di indirizzare una lettera a tutti i sindaci abruzzesi per indicare le modalita’ procedurali volte a quantificare i danni e chiedere i relativi risarcimenti, come definito nella delibera di Giunta regionale n. 4 dell’8 gennaio scorso.
(Ndr) - Gli abruzzesi speravano che l’organismo citato nella nota fosse da giorni operativo e monitorante. Invece lo è dalle 9 di oggi. Evidentemente le notizie alla Regione arrivano con quella che un tempo si chiamava “la tradotta”. O forse anche ai piani alti non siedono mostri di tempestività .
I DANNI NEL TERAMANO – Ammonta a 15 milioni e mezzo la stima dei danni sulla rete gestita dalla Provincia. Un dettagliato elenco con luoghi, danni e cifre e’ stato inviato alla Protezione Civile e alla Regione con la richiesta ufficiale di stato di calamita’ naturale. “Una stima destinata ad aumentare perche’, sostengono i tecnici, quando si alzeranno le temperature e si sciogliera’ la neve franeranno altri versanti – dichiara il presidente Renzo Di Sabatino.
Vogliono chiudere le Province? Bene non siamo conservatori ma il Governo ci dica a chi sta destinando le risorse della manutenzione e degli interventi su strade e scuole che ci hanno tagliato perche’ non ne abbiamo notizia. A Pineto abbiamo sfiorato la tragedia e si tratta comunque di un incidente molto grave. Gli interventi piccoli, disaggregati e a pioggia non servono a nulla e si trasformano in un continuo spreco di risorse.
Anche alla Regione dico che e’ arrivato il momento di intervenire con un investimento significativo per lavorare sulle cause dei fenomeni di dissesto. Perche’ e’ chiaro che il problema non e’ ne’ la pioggia ne’ la neve ma lo stato del territorio”. Venti le strade chiuse, oltre cinquanta gli interventi di somma urgenza in corso in questo momento che si sommano a quelli di primo intervento effettuati fra il pomeriggio e la notte.
Questa mattina alle 4 i mezzi e gli uomini della Provincia hanno anche supportato le squadre dell’Enel al lavoro per ripristinare l’energia elettrica in seguito al black out durato quasi dodici ore e che ha interessato praticamente tutto il territorio provinciale. In alcuni Comuni di montagna, ancora adesso, manca la luce. Cinquantaquattro le ditte esterne impegnate sulla rete provinciale: decine di interventi per gli alberi caduti sulle strade, gli smottamenti di fango che rendono scivoloso il manto stradale, le frane che ostruiscono il passaggio. Richiesta di intervento con turbina anche a bassa quota, sul Pilone, nel Comune di Bisenti, dove si sono accumulati due metri di neve.
A Prati di Tivo e Prato Selva sono caduti oltre due metri mezzo che si sono depositati sugli oltre due metri gia’ presenti. Il collegamento con le stazioni sciistiche e’ assicurato a senso unico e si sta procedendo ad allargare la sede stradale con le turbine. Erano decenni che non si vedevano nevicate cosi’ abbondanti.
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