Sembra primavera, ma il freddo arriva
L’Aquila - (Immagini da meteo.it) – Al momento sembra impossibile: oggi giornata quasi primaverile con temperature tali da far riuscire insopportabile indossare il solito giaccone invernale. I cespugli e gli alberi se ne sono accorti, e manifestano sintomi di fioritura. Eppure, i meteorologi dicono che ben presto tutto cambierà. Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it avvisa che il clima in Italia “andrà raffreddandosi nei giorni successivi al 5 marzo con temperature sotto la media del periodo di circa 5/6 gradi e che a tutt’oggi il maltempo colpirà soprattutto l’Emilia Romagna e le regioni adriatiche”.
Dovremmo essere ormai abituati alle bizzarrie del tempo meteorologico, in un clima che non è esagerato definite instabile. Ma le previsioni parlano chiaro.
Il tempo dovrebbe cambiare nella notte tra il 4 e il 5 marzo. Per l’Abruzzo, previste staffilate di freddo artico, e nevicate anche consistenti, non solo nell’interno, ma anche al mare, al di sotto della cosiddetta quota collinare. Insomma, sulla spiaggia.
Vediamo di chiarirci le idee. La primavera meteorologica comincia il 1 marzo, ma quella astronomica arriva molto più tardi. Come ci hanno insegnato a scuola, almeno per chi a quelle lezioni (se ci sono state…) ha prestato un po’ di attenzione.
Il 20 marzo, alle ore 22.45, cadrà l’equinozio di primavera 2015. Il termine latino aequinoctium, ossia “notte uguale”, si riferisce ad una equivalenza tra il giorno e la notte in termini di durata. Si tratta di un preciso momento – ricorda meteo.it – in cui il Sole si trova allo zenit rispetto all’equatore: è il momento in cui il giorno (ossia il periodo in cui siamo esposti alla luce del Sole) e la notte (il periodo in cui non lo siamo) sono uguali. Ciò avviene due volte all’anno a marzo e a settembre.
Tradizionalmente, la primavera è piovosa (guai se non avviene) ma può essere anche fredda e nevosa. Nel 1956, anno della grande nevicata, i fiocchi arrivarono a fine febbraio e durarono quasi un mese. Quest’anno, tutto è regolare, se è vero che farà freddo, perché siamo ancora in inverno e ci restiamo fino all’equinozio, che stavolta “cade” la sera del giorno 20.
Al momento, grazie alle regole delle frasi fatte che tutti ripetono come automi, sarebbe in arrivo una “sciabolata artica”, cioè freddo dall’Artico. Quanto questo corrisponderà ai fatti, vedremo. Ma è meglio supporre che gli esperti meteo abbiano ragione. A cominciare dal CETEMPS, il centro di eccellenza che opera a L’Aquila.
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