L’eclisse di primavera che preoccupa molti


L’Aquila – Sarà più o meno come vedete nella foto di archivio l’eclisse solare parziale in Italia che il 20 marzo ci porterà la primavera. Coinciderà infatti con l’inizio della stagione delle fioriture. Il Sole sarà parzialmente oscurato e, se vivessimo nel passato fino a 2-3000 fa, qualche scienziato greco avrebbe la conferma della sfericità dei corpi celesti… Come allora, appunto, avvenne.
Il cielo potrebbe essere nuvoloso, e allora dell’eclisse ci accorgeremmo poco o per niente. Dalle 9 a mezzogiorno, ci sarebbe soltanto un po’ di buio di più. Ma se il cielo sarà sgombro da nubi, assisteremo al fenomeno in tutta la sua spettacolarità, che oggi fa certo poca impressione, ma conserva un filo di apocalittico e di inquietante. Tant’è vero che molti animali provano paura e gli uccelli smettono di volare. Alcuni fiori chiudono i petali come fanno ogni sera al tramonto. Non a mezzogiorno…
Qualcosa di vagamente preoccupante nell’eclisse c’è davvero. Milioni di persone al mondo, specie nei paesi più avanzati, usano energia elettrica proveniente dal fotovoltaico. Cioè dalla luce del Sole. I sistemi sono progettati tenendo conto del naturale declino della luce ad ogni tramonto, che è graduale e si tiene sotto controllo senza causare problemi al fotovoltaico su grandi dimensioni.
L’eclisse porterà una diminuzione di luce molto più veloce, che potrebbe produrre danni rilevanti ai quali i gestori stanno pensando da tempo. Insomma, i pannelli funzionano ai ritmi quotidiani, potrebbero dare problemi alla diminuzione veloce della luce a causa dell’eclisse. In Italia no, ma in vaste zone a nord del mondo ci sarà il buio quasi totale per oltre un’ora. Staremo a vedere. In Italia non dovrebbe accadere nulla, ma non si sa mai.
L’eclissi, anche se parziale, almeno in teoria, rappresenta un pericolo, anche se previsto e controllato, di cui gli ingegneri delle società specializzate al coordinamento del sistema di trasmissione dell’elettricità si stanno occupando da parecchio tempo. Come ad esempio i tecnici di Terna, la società pubblica operante in Italia a tale scopo, preoccupati della tenuta e sicurezza delle rete elettrica di tutta Europa. Poiché l’energia ci arriva dalla rete continentale, potrebbe risentirne qualsiasi utente, ovunque residente. Sarà così?


18 Marzo 2015

Categoria : Scienze
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