Distretto fatiscente e senza autorizzazione, ora il piagnisteo di scuse e prese di distanza
Cepagatti – LA GROTTESCA VICENDA DELLA STRUTTURA SANITARIA… ABUSIVA – (Foto: sono su Internet le immagini del nuovo distretto mai utilizzato e del sindaco Rapattoni) – Sarà interessante scoprire cosa inventeranno ora, tutti a cominciare dal comune e dalla ASL, per finire con la Regione, per spiegare la grottesca storia del distretto sanitario di Capegatti. La cronaca è ormai nota: il sito va chiuso perché è fatiscente, certo non ideale per svolgere attività sanitaria, e per di più addirittura non ha le autorizzazioni necessarie. Anzi, non le ha mai avute. L’attività medica va trasferita subito altrove, ma il sindaco già alza le mani e dice: non abbiamo strutture adeguate.
Il distretto sanitario della cittadina serve diversi comuni e un’utenza che supera i 15.000 abitanti, almeno questo viene fatto sapere. Serve, si fa per dire, perché da tempo avrebbe dovuto essere chiuso e portato via, in luoghi più idonei. La situazione era nota diciamo da anni, quindi in Regione nessuno potrà cadere dalle nuvole e affermare che non ne sapeva nulla. Siamo di fronte ad una storia di ordinaria burocrazia o di pessima politica?
Possiamo dire, sulla base delle evidenze, che sono da additare sia la politica (in particolare quella sanitaria) che la burocrazia. Infatti, si raggiunge il colmo dell’assurdo aggiungendo che una nuova sede era stata prevista e in parte realizzata, con spese ingenti, ma è rimasta inutilizzata ed è ora in stato di abbandono con immaginabile degrado.
Mettete tutto insieme, girate e avrete un minestrone allucinante: anche questa è la sanità in Abruzzo, anno 2015. Ora attendete un po’ e cominceranno a piovere precisazioni, scarichi di responsabilità , giustificazioni tipo “io lo avevo detto” e così via. Ma soprattutto impegni perché “cose del genere non accadano mai più”. Pare si sentirli e di leggerli…
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