Sì CIPE terzo lotto per Amatrice, 25 milioni per qualche altro chilometro verso Marana


L’Aquila – UN ALTRO PEZZETTINO DELL’INTERMINABILE SUPERSTRADA ATTESA DA OLTRE VENT’ANNI E ORMAI ARRIVATA A COSTI ESORBITANTI – Va avanti lentissimo, addirittura anno dopo anno, il difficile iter della “pratica” per la costruzione della superstrada L’Aquila-Amatrice. Anzi, è probabile che chi oggi è automobilista “maturo” non percorrerà mai quella strada di cui nessuno può ragionevolmente prevedere il completamento. Un decennio, forse di più? Chi può dirlo alla luce di quanto accaduto fino ad oggi?
Si va avanti, infatti, da più di venti anni lotto dopo lotto, a spizzichi e bocconi, secondo procedure e lavori che richiedono sempre più soldi e sempre più tempo. Il Cipe (comitato interministeriale) oggi ha dato il via libera all’approvazione del progetto definitivo per la SS 260 Picente, lotto III, da San Pelino di Cagnano a Marana di Montereale. Un tronchetto, ma dal costo astronomico di 25 milioni!
L’intervento e’ parte della pianificazione generale in corso di realizzazione (dalla fine degli anni Settanta…) relativa alla direttrice L’Aquila-Amatrice ed e’ inserito nell’intesa generale quadro e nell’allegato infrastrutture.
Davvero un pezzettino di strada, un breve proseguimento del tronco aperto da diversi anni, che va da Cermone a S.Pelino di Cagnano. Una dozzina di chilometri, niente di più, ai quali se ne aggiungeranno altri 4 o 5.
La strada si snoda in parte nella Regione Lazio, interessando la Salaria tra Rieti ed Amatrice, la SS 260 tra Amatrice ed il bivio del Cermone, la SS 80 fino a L’Aquila e la SS 17 dell’Appennino abruzzese ed appulo sannitico fino a Navelli, dove prosegue fino alla valle del Tirino. Manco a dirlo, neppure quella parte della 17 è stata adeguata e ampliata, rimanendo com’era cinquant’anni fa tra L’Aquila e l’altopiano di Navelli.
Il progetto approvato oggi dal Cipe, sviluppa l’adeguamento stradale della SS 260 Picente lotto III. La finalita’ principale e’ quella di migliorare l’inserimento del collegamento viario nel sistema integrato di collegamenti regionali e nazionali di ridurre i tempi di percorrenza con rettifiche di tracciato, aumentare la sicurezza, risolvere situazioni di criticita’ di traffico nei punti singolari (strettoie). I lavori per il IV lotto, per un importo di 79 milioni, sono in corso di aggiudicazione. E qui sta il punto: può significare molti altri anni, o addirittura niente, come per il raddoppio mai finito della 17.
“E’ un risultato estremamente significativo e importante per il territorio della Alta Valle dell’Aterno” dicono dalla Regione, a quanto pare in una nota ufficiale non pervenuta tuttavia alla stampa.
la verità è che venti anni sono trascorsi, in attesa di questa strada (che avrebbe potuto davvero salvare, o almeno sostenere, economia e turismo in Valle Aterno, mentre fino ad oggi non è servita a quasi nulla), e forse altri ne dovranno trascorrere. Non è in questo modo che si cambia rispetto al passato: opere mai finite (tipo fondovalle Sangro…) e che oggi costano enormi quantità di denaro. La politica dovrebbe dire per colpa di chi le cose sono andate tanto a rilento, e chiedere scusa agli abruzzesi. Se oggi davvero sblocca qualche opera, da solo – molto tardi – il proprio dovere.-


20 Febbraio 2015

Categoria : Cronaca
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