Pannella, comunica ancora con noi
La laurea honoris causa in comunicazione, all’Università di Teramo, a Marco Pannella, è stata oggi l’omaggio più intelligente, evoluto e dovuto che si potesse rendere al grande politico abruzzese, che infatti si è commosso fino alle lacrime. Dall’alto della sua esperienza, portata avanti per una vita con straordinaria lungimiranza e intuizione europeistica, e dall’autorevolezza dei quasi 90 anni, Giacinto, detto Marco, ha percepito l’affetto e il rispetto della sua terra. Meglio non si poteva fare, ed è gran merito del rettore di Teramo averlo fatto senza retorica e senza passerelle.
Marco Pannella è un europeo illuminato. Lo è sempre stato nelle idee, negli ideali, nel coraggio, nella lucida percezione dei diritti riconosciuti o violati, più spesso violati in un paese – l’Italia – che stenta a raggiungere i partners europei nell’evoluzione politica e ideologica. Mastichiamo poco di democrazia, perché per decenni la scuola non ha insegnato nulla ai giovani, ha occultato valori o nascosto verità che non piacevano allo Stato succube della Chiesa, e ottenebrato da sconcertante retrività .
Forse, oggi, ci avviamo a capire che democrazia è rispetto di tutti, non ottusa ideologia inchiodata a principi spesso obsoleti. E’ laicità rispettosa anche di chi non è laico, è sostegno ai deboli, ossequio ad ogni opinione, dialettica ma non becera arroganza. E neppure, si intende, la baruffa indegna che sale e alligna volgare fin delle aule del Parlamento.
Pannella è sempre stato un uomo difficile da seguire nella sua irruenta oratoria, perché pieno di idee, vivo come pochi altri. Ma ha ugualmente meritato l’alloro del grande comunicatore in senso lato. Comunicatore di illuminazione democratica. Marco, comunica ancora con noi, ti ascolteremo. Impareremo. Prima di tutto, ti rispetteremo. Ci hai insegnato anche tu a farlo con tutti.
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