La sicurezza quella sconosciuta


L’Aquila – (di Rita Maccarone) Anche i bambini aquilani quest’anno hanno festeggiato il loro carnevale in piazza e fin qui sembrerebbe tutto normale se non si trattasse di una piazza inagibile di un centro storico terremotato e se ancora una volta i cittadini non fossero stati esposti ad un rischio enorme. Il comune ha concesso l’autorizzazione, ha finanziato l’evento, ma non ha lontanamente pensato a predisporre un piano di protezione civile per garantire la SICUREZZA a tutti i presenti. L’anno scorso sempre mentre tantissime mascherine riempivano la piazza del Duomo, piombò a terra un cornicione dal tetto del palazzo della curia e fu sfiorata la tragedia. Quest’anno come se nulla fosse, nonostante le scosse sempre pronte a ricordarci di fare attenzione, di nuovo ci si ritrova in centro a percorrere strade pericolose senza il minimo controllo.
Il carnevale all’Aquila e’ il più corto del mondo perche’ dopo il terremoto del 1703 una generazione molto più civile di noi e con menti più elevate decise di posticipare il carnevale aquilano per rispetto delle 6000 vittime e per ricordare alle future generazioni che il terremoto può fare molto male. Oggi invece per una sorta di tepore, per un macabro gioco di sfida della sorte, per superficialità e inadeguatezza amministrativa, si fa finta di nulla, si preferisce cancellare i brutti ricordi e si dimentica puntualmente di salvaguardare il bene più grande che ogni uomo ha: la vita. Se la festa di carnevale in piazza doveva essere un modo per educare i bambini a vivere il centro, avrei gradito trovare nella mia cassetta della posta una lettera del comune che ci informasse sul piano di sicurezza messo a punto per l’evento, sulle vie percorribili in sicurezza, sulle vie di fuga, sui punti di raccolta e quant’altro è richiesto da un piano di sicurezza che si rispetti. Sarebbe stato un enorme segno di civiltà, ma tutto questo è stato evidentemente ritenuto inutile e superfluo. Ma credete veramente che i bambini aquilani hanno tutto questo bisogno di frequentare un centro storico ridotto in quello stato? Guardate che loro non devono rivivere nulla, visto che quella realtà non l’hanno mai conosciuta, i bambini amano il bello, non il macabro, i bambini non meritano di essere esposti a stupidi rischi per i capricci degli adulti. Ai bambini solo una cosa va garantita e subito, una CITTA’ SICURA E GRADEVOLE DA VIVERE. Allora da cittadina aquilana e a nome di tutti i cittadini chiedo:” quegli spiccioli messi a bilancio dal comune alla voce protezione civile per cosa vengono spesi se non per la nostra SICUREZZA?”


17 Febbraio 2015

Categoria : Dai Lettori
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