Di Primio vuole succedere a Di Primio


Chieti – 46 anni ma una lunga esperienza, anche accanto a quel personaggio straordinario che fu Cucullo, il sindaco che di notte usciva con il piccone a demolire gli abusi e le brutture. E’ Umberto Di Primio, sindaco uscente e aspirante a rientrare nelle prossime consultazioni elettorali comunali. Di Primio ritiene di aver tutti i numeri e i requisiti (anche un apprezzato decisionismo) per restare sindaco di una città alla quale, nessuno lo nega, ha restituito orgoglio e “teatinità”, difendendola anche con slogan e manifestazioni in piazza, quando è stato necessario. Il sindaco pensa che Chieti sia e debba essere nelle mani dei teatini, e non di “teste pensanti” che sono altrove e da fuori decidono e scrivono il futuro. No, Chieti non molla e non mollerà.
Non molla l’avvocato Di Primio candidato sindaco l’intero centrodestra, che oggi ha ufficializzato l’investitura, anticipata nei giorni scorsi, come abbiamo riferito. La scelta, infatti, è di tutte le forze di coalizione, una volta tanto d’accordo. Un candidato migliore non c’è e il sindaco uscente va bene. Se dovrà esserci un ballottaggio, i partiti di centro destra vedranno cosa fare e con chi parlare. Niente populismo e no alle decisioni prese altrove, un’allusione neppure tanto vaga al centrosinistra le cui stanze dei bottoni sono a Pescara.
Di Primio, comunque, ha ottime possibilità di farcela, nonostante ombre giudiziarie levatesi di recente: ombre, naturalmente, perché come in tutte le inchieste, contano le decisioni finali e non gli avvisi di reato o le prime mosse. La gente ha fiducia in lui, e ricorda che negli ultimi anni, quando Chieti correva rischi seri, il primo cittadino non è rimasto da parte né tanto meno zitto. Politica sì, ma per difendere la città ognuno decide e agisce come ritiene che occorra.


14 Febbraio 2015

Categoria : Politica
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