Il comitato che progetta il ritorno
L’Aquila – Come si è già riferito, c’è a L’Aquila un comitato di residenti nel centro storico, finora non l’unico ma il più concreto e attivo, che progetta il proprio ritorno nella zona in cui tutti gli ottanta aderenti abitavano in antiche e spesso storiche case e palazzi: la zona circostante la prefettura. Il comitato si chiama e vuolle chiamarsi “per la ricostruzione”. Persone che non ci stanno a perdere identità , storia, patrimonio e vita anteriore al 6 aprile scorso. L’azione che viene svolta è da considerare pilota ed esemplare per tutti. Un progetto, verifiche di strutture, edifici, sottosuolo, e azioni mirate ad ottenere condizioni di sicurezza. C’è un protcollo d’intesa con la Protezione civile e i Beni culturali, è stato dichiarato oggi a Maria Rosaria La Morgia del Tg3 Abruzzo. Bisogna stabilire e indirizzare i criteri di intervento, le modalità , tutto passo dopo passo, e i componenti del comitato sono convinti di essere a buon punto. Per i soldi? Per ora, si conta si quelli previsti dalle ordinanze per le zone rosse. Gli altri dovranno arrivare dallo Stato. Altrimenti nessuno potrà davvero parlare di ricostruzione. Una cosa è pensare ai monumenti e alle chiese, di cui tutti giustamente si occupano e preoccupano. Un’altra è progettare davvero e su basi concrete la riedificazione (possibilmente migliore) della cittèà devastata. I cittadini dovranno esserne protagonisti, e tentano di esserlo anche attraverso questi comitati nati su basi serie e fattive.
(Nella foto: Ecco com’era la prefettura ad aprile. Oggi nella zona un comitato organizza la ricostruzione privata)
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