Cosa c’è nel documento di programmazione – 100 gli emendamenti sulla finanziaria
L’Aquila – (ore 14,15) – Il documento di programmazione della Regione Abruzzo, approvato ieri sera a tarda ora, ha dei contenuti che evidentemente rappresentano una sintesi politica tra la maggioranza e l’opposizione, della quale sono state accolte numerose richieste. Questo ha reso possibile l’approvazione in modo quasi soft, senza scontri e contrapposizioni. Basti dire che gli emendamenti accolti sono 21. Discorso diverso sulla legge finanziaria, che è oggi all’esame del consiglio regionale.
Vediamo in sintesi cosa conta di fare la Regione governata da Gianni Chiodi nei prossimi mesi e anni, fino al pareggio di bilancio previsto e auspicato per il 2012. I contenuti della programmazione riguardano prima di tutto il no alla privatizzazione dell’acqua, un punto molto caro all’opposizione, sul quale si è trovato un accordo. E ancora interventi sulla linea ferroviaria Pescara-Roma, un allacciamento ferroviario tra L’Aquila e Tagliacozzo, tutto da progettare e realizzare. Consebntirebbe alla zona aquilana un collegamento rapido e diretto con Roma: la linea sinnesterebbe infatti a Tagliacozzo sulla Roma-Pescara. Altre previsioni programmatiche: stop ai fondi alla sanità privata, disinquinamentio della maxidiscarica di Bussi e di alcuni fiumi, risorse per autobus elettrici e a gas, e naturalmente risorse per la ricostruzione dell’Aquila.
Discorso appena iniziato per il dibattito sulla finanziaria, nel quale sono almeno 100 gli emendamenti dell’opposizione. La maggioranza assicura di voler mantenere i sostegni alle categorie più deboli e all’occupazione, come ha detto l’assessore Masci nela sua relazione, ricordando la “pesante situazione debitoria ereditata”. La pensano diversamente Acerbo (“Siamo quelli che pagano più tasse di tutti e la crisi della sanità ha prodotto effetti dolorosi, come quelli che colpiscono da nove mesi i lavoratori del gruppo Angelini”), D’Alessandro (“Mancano previsioni per misure concrete ed efficaci”). Nasuti del centrodestra parla di nuove prospettive, verso società che producano profitto e non siano solo catalizzatori occupazionali. Il muro contro muro in aula alle 14 sembra piuttosto virulento e si prevede che il dibattito duri molto tempo. Ma in politica non si sa mai. Il corso della giornata dirà come andranno i fatti. (Nella foto: Il consiglio riunito all’Emiciclo)
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