Case violate da ladri e predoni, essenziale la collaborazione dei cittadini


L’Aquila – UNA SEGNALAZIONE HA CONSENTIO L’ARRESTO DI DUE ROMENI – (Immagine: la videosorveglianza che non sempre è efficace e che, comunque, a L’Aquila ancora non esiste a livello esteso e sistematico) – Centinaia, se non migliaia di case e strutture inagibili per il sisma, a L’Aquila e nei centri più periferici del cratere, dai primi giorni subito dopo il 9 aprile 2009, sono state depredate, rovistate e svuotate dai ladri anche più volte: rubato di tutto, fino agli infissi, ai rubinetti, ai sanitari, e ai termosifoni.
Interminabili e insopportabili scorrerie. Una lunga, dolorosa sofferenza per i terremotati, molti dei quali si sono alla fine arresi consapevoli di non poter più fare nulla. Una città intera in mano a predoni, vandali, ladri e ladruncoli, bande e gente arrivata da fuori evidentemente ben informata. La polizia ha sempre garantito il massimo impegno e ancora si dà da fare, con qualche risultato, sia pure sporadico. Ieri c’è stato l’arresto di due persone. Le Volanti hanno infatti arrestato 2 giovani romeni, di 35 e 28 anni, colti in flagranza del tentativo di furto all’interno di un’abitazione inagibile, ubicata in localita’ Roio Piano.
Essenziale, quasi sempre, è la collaborazione dei cittadini, ma nei quartieri vuoti e abbandonati per anni, non c’è nessuno che possa dare l’allarme, ammesso che voglia farlo. Ora comincia ad esserci qualche famiglia rientrata in case rimesse a posto. Gli agenti sono stati allertati da segnalazione giunta al 113, hanno notato che la porta di ingresso dell’abitazione era stata forzata con un cacciavite e nei pressi si trovavano alcuni termosifoni, smontati dall’appartamento e pronti per essere caricati su un furgone, che nel frattempo si era allontanato, in quanto i ladri si erano accorti di qualcosa. Il furgone e’ stato rintracciato non lontano, in via della Liberazione ed i due occupanti sono stati perquisiti, consentendo di rinvenire arnesi atti allo scasso. I due romeni, provenienti da Teramo e Pescara e con vari precedenti specifici di polizia, sono stati quindi arrestati per tentato furto in abitazione e trattenuti in attesa del giudizio di convalida.
Quanto ad un sistema di videosorveglianza esteso e razionalizzato nelle zone cruciali, non esiste né esiterà tanto presso. Un progetto, a suo tempo elaborato quando in Comune c’era Aielli, sarebbe costato un’enormità: 11 milioni. Non se ne fece nulla. Ora ce n’è un altro, meno costoso, ma chi deve portarlo a compimento ha molto lavoro, e quindi chiede tempo. Che, per ora, nessuno sa quantificare. I predoni possono stare tranquilli, in centro, in periferia, nelle frazioni, nei comuni del cratere. Lo Stato ha bisogno di tempo… I ladri, invece, ne hanno quanto ne desiderano.


11 Febbraio 2015

Categoria : Cronaca
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