Furto di ostie benedette: marocchino pentito le restitituisce
Pescara – (F.C.). Una teca con due ostie e’ stata rubata nei giorni scorsi nel tabernacolo della Basilica della Madonna dei Sette dolori a Pescara, ma il responsabile l’ha restituita nel giro di 24 ore, pentendosi. A ricostruire l’accaduto e’ il personale della squadra mobile della polizia di Pescara. Il furto e’ avvenuto il 5 febbraio. Un marocchino domiciliato a Pescara, di 30 anni, si e’ introdotto nel santuario, che in passato e’ stato oggetto del furto della corona della statua della Madonna, poi recuperata. L’uomo ha preso la teca in metallo con due ostie e l’ha portata via. Il giorno successivo e’ tornato sul posto dicendosi pentito e ha restituito la teca con una sola ostia, accompagnato da due ragazze, dopodiche’ e’ andato via dal luogo sacro. Dalla chiesa (il parroco e’ Vincenzo Di Marcoberardino) e’ partito l’allarme alla questura, che aveva gia’ ricevuto la segnalazione del furto, e ieri il 30enne e’ stato rintracciato dalla mobile grazie alle immagini delle telecamere ed e’ stato denunciato per furto aggravato e offesa alla religione dello Stato mediante vilipendio di cose. Il timore dei frati era che le ostie venissero utilizzate per riti satanici ma gli accertamenti della mobile hanno appurato che non e’ stato cosi’ e che si e’ trattato solo di una bravata. E’ stato lo stesso marocchino a consentire il recupero della seconda ostia, che era stata gettata in una siepe. La conclusione positiva della vicenda e’ stata comunicata dal questore Paolo Passamonti direttamente al vescovo, monsignor Tommaso Valentinetti.
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