“Sgarbi: Patini e Cascella ad Expo”
Pescara – Vittorio Sgarbi, oggi ambasciatore per le Belle arti di Expo 2015, ha annunciato di voler portare a Milano, in occasione dell’evento internazionale e per ogni regione italiana, alcune opere di particolare significato. Per l’Ottocento abruzzese quella scelta sarebbe ‘Vanga e Latte’ (foto) di Teofilo Patini, mentre a rappresentare il Novecento sarebbe uno dei Cascella. A rivelarlo e’ l’assessore al Patrimonio culturale del Comune di Pescara, Paola Marchegiani. L’amministratrice riferisce di aver accompagnato il critico d’arte per una “visita in piena notte presso il museo Cascella, dopo l’incontro presso la Casa natale d’Annunzio” dove Sgarbi ha inaugurato ieri pomeriggio la mostra fotografica “Da Pier Paolo Pasolini a Maria Pia Severi”.
“Conosco Sgarbi da tempo, lo seguo quando posso (lo vedrò sabato prossimo a Bologna in occasione della sua mostra “Da Cimabue a Morandi”) e ho voluto far si’ che visitasse il nostro Museo Cascella, perche’ – spiega Marchegiani – e’ un luogo unico nel raccontare la storia di cinque generazioni di artisti. Sostenuta dall’attrice e scrittrice Franca Minnucci, ho organizzato una visita un po’ avventurosa, perche’ in orario notturno e a museo chiuso, svegliando l’ottima responsabile del servizio cultura del Comune e l’appassionata addetta ai musei, Antonella Panzone e Anna Maria D’Antimi, che hanno reso possibile questa incursione estemporanea, partecipata anche dalla sovrintendente ai Bsae dell’Abruzzo Lucia Arbace.
Nel silenzio notturno – prosegue l’assessore – il noto critico ha apprezzato l’organicita’ e il rigore espositivo dell’intero museo e ha avuto modo di soffermarsi piu’ a lungo di fronte alle opere di Tommaso, in maniera particolare su due pastelli di piccolo formato di impronta impressionista, pur rimanendo attratto dalle grandi tele come L’eco dei monti e Mercede dopo il raccolto. Questa sua attenzione ci ha spinto a donargli quella monografia su Tommaso Cascella che, nel mio primo mandato da assessore, allora alla Cultura, volli far realizzare per colmare una lacuna di conoscenza sulle sue opere. Con l’organizzazione di questa visita estemporanea – conclude Marchegiani – abbiamo fatto in modo che anche a Pescara Sgarbi visitasse un museo in notturna (sapendo che e’ una sua passione), per costruire una sempre maggiore vicinanza”.
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