Pensierino e Poste


(Nemo) – Il più abile dei promotori delle Poste, dei componenti dell’ufficio stampa, durerebbe fatica a dare una logica ai tagli degli uffici minori. Pensiamo che uno dei casi più assurdi sia la chiusura dell’ufficio di Campotosto. Il centro montano a 1450 metri di altitudine, residenza di quasi tutti anziani, dunque pensionati. Il centro montano spesso coperto di neve, dove fa un freddo polare, distante decine di chilometri da ogni altro paese. Chi vive lassù senza poste dovrà raggiungere Montereale, o L’Aquila… Un viaggio difficile e costoso per chi vive senza poter accoppiare due pasti al giorno. Pensiamo che uno Stato non possa assentarsi fino a questo punto, sfilando alla gente più disagiata la più semplice delle esigenze della vita. Se lo fa, è un pessimo Stato: cioè il nostro.
Oppure dobbiamo pensare che alle Poste siano: 1) del tutto ignari della situazione, non essendo mai stati a Campotosto d’inverno; 2) convinti che tutti i vecchi possano usare il computer e sguazzare on line; 3) fuori di testa. Esiste l’ultima ipotesi: hanno preso una cantonata, se la rimangeranno e chiederanno scusa. Ma è un’ipotesi di terzo tipo, cioè della totale improbabilità.


07 Febbraio 2015

Categoria : Rubrica
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