Auto rubate e armi, un arresto
Pescara – SI SOSPETTA L’ESISTENZA DI UN’ORGANIZZAZIONE BEN ATTREZZATA E DOTATA DI TECNOLOGIE – (Foto: il capo della Mobile, Muriana) – Un pluripregiudicato di origine siciliana da tempo residente a Cappelle sul Tavo, A.G., e’ stato arrestato – riferisce l’AGI – dalla squadra mobile nell’ambito di un’inchiesta, coordinata dalla Procura, relativa a una organizzazione criminale specializzata in furti di auto. Altre due persone sono coinvolte nelle indagini e sono indagate. Nell’abitazione dell’uomo sono stati sequestrati uno scanner per la captazione delle frequenze delle forze dell’ordine, numerose centraline elettroniche, verosimilmente utilizzate per rubare autovetture, un apparecchio disturbatore di radio frequenze finalizzato a inibire i sistemi di allarme e impedire le comunicazioni telefoniche, la targa di un’autovettura rubata e altro materiale di interesse investigativo. Nel garage dell’abitazione sono stati trovati un revolver marca Smith & Wesson calibro 38 special e una scatola con 43 cartucce.
Per gli uomini della squadra mobile, diretti da Pierfrancesco Muriana, le auto rubate dall’organizzazione, su cui si sta ancora indagando, venivano prelevate in provincia di Pescara e destinate in provincia di Foggia. I mezzi, sempre a detta degli investigatori, venivano smontati per ottenere i pezzi di ricambio oppure finivano all’estero o, ancora, si provvedeva alla modifica dei telai. E’ possibile anche che seguissero altre strade, considerato che il mercato e’ “piuttosto variegato” – ha detto Muriana. L’uomo arrestato e’ ritenuto “un elemento di spicco dell’organizzazione” e la pistola sequestrata, funzionante, intestata a un uomo di Roma e sicuramente detenuta illegalmente, dimostra che si tratta di “una organizzazione di un certo livello”. Tra il materiale recuperato nella casa di Cappelle al pluripregiudicato, che ha una serie di precedenti per reati contro il patrimonio, ci sono un scanner per intercettare le conversazioni delle forze dell’ordine, un disturbatore di frequenza per neutralizzare gli apparati delle forze dell’ordine e per bloccare i sistemi di allarme, una serie di centraline per lo piu’ di Peugeot e Citroen, uno strumento per rompere il vetro delle auto da rubare. Le centraline sequestrate sono sia quelle da inserire al momento del furto per far partire l’auto sia quelle appartenenti ai veicoli rubati che hanno ancora il numero impresso e che consentiranno di verificare a chi appartenevano i mezzi. In alcuni casi i veicoli venivano tenuti in zona prima di essere portati via con delle targhe prova. Il pm che si sta occupando delle indagini e’ Paolo Pompa.
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