Cavidotti ed elettrodotti secondo Terna
Pescara – Terna ha deciso di fare chiarezza sui cavidotti e sugli elettrodotti progettati o già in fase costruttiva anche sul territorio abruzzese, fascia costiera. Oggi c’è stato un open day all’auditorium Flaiano, con materiale illustrativo, mappe, disegni, dettagli tecnici consultabili dai cittadini o dai tecnici che, ambientalismo a parte, vogliono saperne di più. Le opere esaminate sono il cavidotto in gran parte sottomarino dal Montenegro alla costa italiana, e gli elettrodotti esterni connessi con una stazione di conversione. Questi ultimi issati su tralicci. Il tutto per decine di chilometri.
Da quanto assicura la società Terna, che si occupa degli impianti di trasferimento della corrente, il cavidotto trasmetterà corrente continua da trasformare in alternata per l’utilizzazione nelle reti. Tutto, dice la Terna, senza alcun rischio elettromagnetico perché gli impianti non produrranno campi elettromagnetici diversi o più intensi di quelli naturali, in cui siamo tutti immersi normalmente. Alcuni tratti di elettrodotto saranno interrati a un metro e mezzo di profondità . Non vi saranno, garantiscono gli esperti Terna, conseguenze né per l’ambiente, nì per la pesca né tanto meno per la popolazione. Del resto, l’Italia ha bisogno di energia elettrici “pulita” (prodotta in centrali idroelettriche), soffrendo di un deficit molto elevato rispetto alle esigenze. Infine, si parla si risparmio per decine di milioni di euro ogni anno.
Naturalmente di diverso avviso sono gli ambientalisti e il M5S che hanno tenuto un sit in di protesta e contrarietà ai progetti.
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