Strade Fucino, dopo i morti la politica
L’Aquila – “Al fine di effettuare un primo sopralluogo – dice una nota – e raccogliere tutte le informazioni sullo stato di sicurezza della strada “Cintarella”, il Presidente della Commissione Agricoltura e Attività Produttive del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Berardinetti (Regione Facile), insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici, Donato Di Matteo (PD), hanno incontrato questo pomeriggio, presso la sede di Telespazio, il responsabile del Centro Spaziale del Fucino, Gianni Ricco Bono, e il sindaco di Ortucchio, Federico D’Aulerio. Berardinetti, delegato dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso a partecipare all’incontro previsto per domani con il prefetto, ha ribadito l’impegno di promuovere l’istituzione di un tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati (oltre alla Regione, il consorzio di bonifica, la Provincia e i Comuni attraversati dal tratto di strada che collega la “Marruviana” a Telespazio ). Nel corso dell’incontro, Berardinetti ha inoltre sottolineato che “per la Regione Abruzzo è di massima urgenza tutelare tutti i cittadini e i lavoratori che ogni mattina percorrono questo tratto di strada e scongiurare altri drammatici incidenti. Il Presidente D’Alfonso- ha aggiunto Berardinetti- è ben consapevole della gravità del problema che affligge lavoratori e importanti aziende come quella di Telespazio. Anche per questo, ha inviato già da questo pomeriggio me e l’assessore Di Matteo per raccogliere tutte le informazioni utili ad affrontare l’incontro di domani con il prefetto e contribuire a trovare una soluzione concreta nel più breve tempo possibile.”
(Ndr) – Riportiamo per dovere di cronaca la ampollosa nota in cui, in sostanza, si annuncia un incontro e si parla di un pre-incontro sulla estrema pericolosità della strada della morte che porta a Telespazio.
Nella nota manca ciò che interessa alla gente: quando si comincia a lavorare e quanto tempo ci vuole per fare ciò che si sarebbe dovuto fare da anni lungo le strade del Fucino. E’ inaccettabile, infatti, che si intervenga, come svegliati di soprassalto, dopo le lapidi e le lacrime. Una strada non sicura si mette a posto , punto e basta. Dicano i politici – tutti – perché non si è mai alzato un dito pur di fronte ad un’emergenza disastrosa da anni, e per di più in una strada che porta a Telespazio. Vadano a vedere, tutti in fila, i politici, come appare la viabilità svizzera nei dintorni del CERN di Ginevra. E si mettano tutti a piangere…
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